
Pronta a breve a calarsi ancora più compiutamente nelle testanti dinamiche del mercato, Eye2Drive è una Pmi Innovativa che, premiata negli ultimi anni con vari riconoscimenti, può contare su una tecnologia che le consente di sviluppare sensori ottici che imitano l’occhio umano e inoltre hanno le potenzialità per essere utilizzati in svariati settori industriali. Il sensore messo a punto dalla startup con quartier generale a Carrara, in provincia di Massa Carrara, permette, dall’alto della sua flessibilità e unicità d’uso, di configurare la risposta di luce dello stesso sulla base della luminosità della scena che sta acquisendo, esattamente come sono in grado di fare in nostri occhi.
“Quando entriamo in una stanza buia non vediamo niente, ma se apriamo e chiudiamo subito la luce gli occhi si adeguano fissando qualcosa di più – spiega Monica Vatteroni (nella foto in alto) amministratore delegato e fondatrice di Eye2Drive –. In precedenza, una telecamera, a differenza dell’apparato visivo umano, non riusciva ad avere un range più ampio di luce in tempo reale, mentre ora la nostra tecnologia adattiva ne è capace attraverso l’autoregolazione del sensore. In altre parole, siamo nella condizione di creare valore dando un decisivo aiuto a tutte le applicazioni che soffrono la variabilità della luce. Situazioni che mandano in crash le normali telecamere, ma non il sensore creato da noi”.
Un work in progress di alto profilo che sta generando interesse in più d’un campo e sta prendendo sempre maggiore forza sulla strada di una crescita complessiva da concretizzare nell’anno in corso. “Attualmente siamo quattro soci più una persona con cui abbiamo un rapporto di lavoro continuativo. In questo 2025 ed entro la sua fine, invece, dovremmo arrivare ad otto, dieci tra dipendenti ed altre figure, collaboratori da inserire progressivamente considerato il percorso intrapreso e le prospettive che ci si dovrebbero aprire di fronte”.
Uscita come spin off dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Eye2Drive si è mossa immediatamente con l’idea di testare la tecnologia imaging, procedure implementate a partire dal 2020 con l’intento di riuscire a migliorare l’adattabilità in diverse condizioni di illuminazione, problematica particolarmente sentita nel campo delle applicazioni automobilistiche basate sull’intelligenza artificiale.
“La forza della nostra innovazione è legata al fatto che può garantire una flessibilità notevole, tale da rendere molto semplice da riconfigurare un sistema. E mentre gli altri stanno andando nella direzione di una sempre maggiore complessità e di conseguenza di costi in costante crescita, in Eye2Drive abbiamo scelto di fare l’esatto contrario. Credo infatti che più le soluzioni sono semplici meglio funzionino, aspetto che ci differenzia profondamente dalla concorrenza”. Restando quindi in questo solco d’applicazione molto meno complicato rispetto alla media, il sensore di imaging dinamico messo a terra dall’azienda con base a Carrara permette di offrire alla clientela una tecnologia che imita la resilienza e l’adattabilità della visione biologica, garantendo che i dati acquisiti siano in ogni occasione d’alta qualità e rilevanti.
Ora il principale obiettivo della Pmi Innovativa toscana sarà quello di trovare un partner qualificato nel settore dei semiconduttori, società che possa dare ad Eye2Drive visibilità pure sui grandi mercati. “Questa sarebbe l’opzione ideale per una realtà come la nostra. Dopo aver maturato il know how per dare vita al primo sensore, possiamo ora interloquire in maniera preliminare con operatori in grado di svilupparlo mentre li supportiamo con il lavoro di design necessario, oppure ci si potrebbe affidare ad un Tier one dell’automotive per fargli prendere in mano in prima persona il progetto”.
Nel frattempo, Eye2Drive continua a veder gratificato il proprio impegno dai diversi premi ottenuti negli ultimi anni in giro per l’Italia. Riconoscimenti che per la Pmi toscana significano principalmente l’incremento di una visibilità portatrice di ulteriori contatti e collaborazioni, tra cui quella in essere con Leonardo. “Per noi è una grande pubblicità, volano che ci sta aiutando ad uscire sempre di più dal perimetro territoriale in cui tutto è iniziato – sottolinea Vatteroni –. I premi che abbiamo meritato tra il 2022 e il 2023 hanno contribuito a metterci in vetrina e mostrare la tecnologia di cui possiamo disporre a più persone possibili”.
Per quanto riguarda invece gli sviluppi futuri delle conoscenze maturate da Eye2Drive, il dinamico team che alimenta di continuo il livello innovativo della Pmi toscana pare aver fatto un ulteriore passo in avanti. “Attualmente stiamo lavorando su un nuovo sensore capace di rendere molto semplice da usare questo genere di tecnologia. Ora l’unica cosa che resta da fare è quella di incrociare le dita e attendere i primi risultati che dovrebbero arrivare intorno alla metà dell’anno in corso”, conclude l’ad di Eye2Drive Monica Vatteroni.