“Dobbiamo difendere i nostri interessi in un mondo in cui gli altri stanno facendo esattamente lo stesso, senza più essere vincolati dalle stesse regole. Ma dobbiamo anche guardare al nostro interno e rimuovere gli ostacoli che ci frenano. Su entrambi i fronti, il mio messaggio oggi è semplice: l’Europa ha capito. E l’Europa ci sta lavorando”. Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha esordito di fronte agli imprenditori d’Italia e Francia riuniti a Roma, in occasione del settimo Forum economico franco-italiano tra Confindustria e Medef.
Intervenuta dopo il presidente Emanuele Orsini e il vice presidente del Medef per l’Europa, Fabrice Le Saché, von der Leyen ha incentrato il suo intervento sulle azioni che l’esecutivo Ue sta portando avanti a sostegno dell’industria, basate su tre “pilastri”:
- il miglioramento del funzionamento del mercato interno, inclusi i temi della burocrazia eccessiva e del costo dell’energia;
- la strategia per promuovere investimenti e innovazione;
- la sfida costituita dal commercio estero, con riferimento quindi al conflitto in materia di dazi in corso con gli Stati Uniti e la conseguente ricerca di nuovi accordi commerciali, su tutti quello con il Mercosur.
“Nei primi sette mesi della nuova Commissione abbiamo definito il programma più ambizioso degli ultimi decenni per la competitività europea – ha concluso la presidente della Commissione –. Ma il vero lavoro è solo all’inizio e potete contare su di noi per portarlo a termine”.
Infine, è salito sul palco il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il quale ha chiesto un approccio più deciso da parte di Bruxelles sulle questioni industriali, concludendo con l’augurio che Italia, Francia e Germania indichino insieme la rotta europea per il rilancio dell’economia del continente: “Le tre grandi nazioni industriali […] devono presentare un documento d’indirizzo trilaterale sulla competitività, che le imprese hanno sempre auspicato” (nella foto in alto, da sinistra: Fabrice Le Saché, Ursula von der Leyen, Adolfo Urso ed Emanuele Orsini).

EMANUELE ORSINI E PATRICK MARTIN
LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA CONFINDUSTRIA-MEDEF
Nella dichiarazione firmata la sera precedente nella cornice romana delle Terme di Caracalla, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini e il presidente del Medef Patrick Martin lanciano un appello congiunto all’Unione europea per ripristinare la competitività e la forza industriale del continente, messa a dura prova da shock geopolitici, dipendenze strategiche e transizioni complesse.
Le due organizzazioni chiedono il passaggio immediato dalle dichiarazioni ai fatti, con politiche industriali forti, coordinate e sostenibili.
La priorità numero uno è che la transizione verde venga resa concretamente operativa, garantendo energia a costi competitivi, prevedibili e stabili per l’industria. Senza strumenti adeguati, l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2040 rischia di indebolire la manifattura europea. Serve una strategia basata su neutralità tecnologica, sostegno agli investimenti e accesso facilitato a strumenti di decarbonizzazione. La regolazione Ue deve includere tutte le tecnologie a basse emissioni, incluso il nucleare, e riformare l’Ets e il Cbam per tutelare la competitività.
Medef e Confindustria chiedono anche una rinnovata strategia per l’indipendenza industriale e tecnologica, con un’industria della difesa europea forte, integrata e finanziata in modo adeguato. Il potenziamento dell’Edip (il programma europeo di investimenti nel settore della difesa, ndr), l’armonizzazione delle normative e la cooperazione tra ecosistemi industriali nazionali sono centrali per garantire sicurezza e innovazione.
Un’altra priorità è un’agenda di investimenti strategici, sostenuta da un bilancio Ue più ambizioso, semplice e orientato al sostegno della competitività, senza ulteriori pressioni fiscali sulle imprese.
Infine, si chiede una politica commerciale più coraggiosa e unitaria. L’Europa deve ratificare rapidamente accordi come quello con il Mercosur, rafforzare i legami globali e difendere l’integrità del mercato unico, evitando guerre commerciali e protezionismi dannosi.
“L’Europa non può essere un semplice spettatore nella corsa globale per l’influenza e la resilienza. È tempo di trasformare l’ambizione in azione e la politica commerciale in vero potere strategico”, è la conclusione della dichiarazione firmata da Orsini e Martin.
La registrazione degli interventi di apertura del Forum è disponibili su YouTube.
La trascrizione del discorso di Ursula von der Leyen è pubblicata sul sito della Commissione.