
Tornato da pochi anni in Italia dopo un paio di formative esperienze lavorative in Cina e Francia, Loris Testa (nella foto in alto), assieme alla sorella Diana, ha deciso di dare nuovo impulso alla Soltec – 3,7 milioni di euro di fatturato nel 2020 e 30 dipendenti – dopo il passaggio di consegne generazionale con il padre Marino. Riposizionamento sul mercato, a suo dire ormai indifferibile e che ha dato nuovo impulso all’innovazione manifatturiera e digitale nell’allestimento di veicoli industriali (montaggio gru su automezzi, allestimenti di cassoni fissi, autocarri con cisterne, rimorchi e semirimorchi, per fare qualche esempio), core business dell’azienda con quartier generale a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

UN ESEMPIO DI VEICOLO REALIZZATO DALLA SOLTEC
Uno dei primi passi sulla strada della ridefinizione degli obiettivi è stato forse il più audace e ha comportato uno sbarco sul web che lasciava intravedere sicuramente più punti interrogativi che certezze. Soltec, infatti, nel corso del 2019, si è tuffata per la prima volta nel mondo dell’e-commerce, scelta di vendere accessori per il sollevamento che ha poi regalato grossi ritorni in termini commerciali alla Pmi marchigiana. “Beh, in effetti ci siamo buttati in qualcosa apparentemente poco omogeneo rispetto a quello che facciamo – sottolinea Testa –. Ma ora, dopo due anni e mezzo, possiamo dire di essere riusciti ad ampliare di molto i nostri orizzonti, visto lo sbarco tramite l’online anche in Francia e Germania. Sono arrivati così tanti ordini che nel 2021 chiuderemo con 500mila euro solo per la parte e-commerce, forte spinta prodotta anche dagli effetti collaterali del Covid-19: chi necessitava, per esempio, di un gancio per la gru, non potendo muoversi nel periodo del lockdown più stretto si è rivolto a Soltec sulla nostra piattaforma web e le vendite sono di conseguenza aumentate esponenzialmente”.

UNA FASE DELLA REALIZZAZIONE DEI VEICOLI
E se la costruzione e l’allestimento di gru e altri macchinari per amministrazioni pubbliche e i settori privato e militare resta il ramo industriale in cui si sente maggiormente la presenza di Soltec, l’azienda di San Benedetto del Tronto si muove anche nel campo avicolo, costruendo macchinari speciali che spesso non esistono sul mercato. “Mantenendoci innovativi sempre nell’ottica dell’industria 4.0, nel supportare il settore dell’allevamento dei polli in molte parti del mondo, abbiamo pure depositato brevetti per macchine semoventi ed altro. Questo significa che la progettazione continua ad avere un grande rilievo nel novero delle nostre priorità imprenditoriali”, spiega Testa.
Un’ulteriore sfida griffata Soltec, ormai quasi pronta ad essere testata sul mercato è quella legata ad un camioncino totalmente elettrico studiato, soprattutto, per aiutare a risolvere i problemi di non pochi piccoli borghi italiani. “Lo abbiamo pensato con l’obiettivo di andare a svolgere il proprio lavoro in particolare nelle strette stradine dei nostri comuni medioevali – commenta il contitolare della Soltec –. Un quattro ruote di grandezza contenuta, ma in grado di garantire una grossa capacità di carico. Lo stiamo studiando da tempo e crediamo possa essere pronto per la fine del 2022 avendo già avuto dal ministero competente l’autorizzazione per produrlo. E farlo elettrico è un vantaggio per una azienda come la nostra che, almeno in questo specifico campo, è dovuta partire da zero”.
Una produzione, quest’ultima non facile da portare a compimento per alcuni motivi tecnici. “Abbiamo dovuto disegnare e progettare tutto, cabina, assali e il resto, considerato il carattere innovativo del veicolo. La nostra idea non è certo quella di conquistare chissà quante quote di mercato, ma di suscitare un interesse di nicchia da parte di chi ha bisogno di una macchina del genere. Di fatturato, insomma, sappiamo già non ne uscirà granché da questo progetto, ma siamo sicuri che a comuni di 5-6mila abitanti potrà dare una bella mano: avendo a disposizione un allestimento intercambiabile: un giorno davanti ci puoi mettere una spazzatrice, l’altro una piccola piattaforma e in questa maniera, sul lungo termine, l’investimento fatto può essere ampiamente ammortizzato”, conclude Loris Testa.