

CAMILLA CATARZI
Sorta all’interno della vecchia fabbrica de La Marzocco a Pian di San Bartolo, a Fiesole, Accademia del Caffè Espresso è il centro culturale dedicato alla ricerca, alla formazione e alla diffusione della cultura del caffè. Riunisce il museo aziendale, l’archivio storico, una piantagione di caffè indoor, laboratori, una biblioteca e le Officine Fratelli Bambi, officina meccanica per macchine su misura.
Con un team di 30 persone, propone visite guidate, degustazioni di caffè e corsi, creando un ponte tra storia, innovazione e sostenibilità. A raccontarci l’attività della biblioteca è la responsabile Camilla Catarzi (nella foto accanto).
Come nasce l’idea di creare una biblioteca aziendale?
Nel 2021 La Marzocco, azienda produttrice di macchine da caffè espresso, ha inaugurato Accademia del Caffè Espresso, hub culturale sorto nello stabilimento che ha ospitato la sua produzione dal 1961 fino al 2009. In Accademia, insieme al museo e agli spazi dedicati alla formazione, alla tostatura, alla ricerca e alla divulgazione ha preso forma una vera e propria Biblioteca. Ispirandosi alle Presidential Libraries americane, l’allora amministratore delegato Guido Bernardinelli ha donato i propri libri su cui sentiva di essersi formato ed ha chiesto a ogni dipendente di suggerire i testi che ritenevano esser stati fondamentali alla sua crescita interiore e professionale.
Mentre i volumi acquistati crescevano di numero e gli scaffali si arricchivano di nuovi argomenti si è pensato di implementare l’offerta con titoli che approfondissero ogni aspetto trattato dalle varie aree di Accademia. Sono state perciò individuate e definite delle categorie per rendere meglio fruibile il materiale e si è deciso di creare una biblioteca più strutturata.
Quanti libri avete e quanti libri comprate al mese/all’anno? Con quali criteri li scegliete?
Il catalogo raccoglie circa 1.700 volumi. Dopo una prima acquisizione il numero dei libri cresce oggi in maniera più organica e si avvale anche di donazioni. Vengono acquistate le novità legate al settore, alla botanica, al territorio oppure libri utili per la ricerca in campo scientifico.
Abbiamo molti volumi provenienti da una donazione della Biblioteca Conmemorativa Orton, situata presso il Centro Agronómico Tropical de Investigación y Enseñanza a Turrialba, in Costa Rica. Si tratta di una biblioteca moderna ed efficiente che sta digitalizzando tutto il suo patrimonio e lavora per promuovere lo sviluppo agricolo e il benessere rurale in America Latina e nei Caraibi. Quindi materiale molto specifico, legato alle origini, su agricoltura, sociologia sostenibilità. E poi si aggiungono via via anche i volumi donati dai visitatori, talvolta autoprodotti, nonché i volumi richiesti dal personale per approfondire le proprie competenze, siano essi libri riguardanti la tostatura del caffè, libri di cucina o manuali pratici per imparare nuove tecniche di lavorazione delle lamiere.

IL CATALOGO DIGITALE DELLA BIBLIOTECA
La biblioteca è aperta al territorio oppure pensate di farlo nel prossimo futuro?
Oggi la Biblioteca di Accademia del Caffè Espresso fa parte del circuito Sdiaf (Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina, ndr), che collega tutte le biblioteche del territorio fiorentino; quindi, ha un catalogo facilmente accessibile online e offre il servizio di consultazione su appuntamento.
Che accoglienza ha ricevuto da parte del personale? Come viene utilizzata?
I dipendenti, che possono richiedere l’acquisto di volumi specifici, consultano i volumi abbastanza spesso. Per quanto riguarda l’esterno è una risorsa utilizzata principalmente da studenti, che riescono a trovare materiale molto specifico (ad esempio su temi come botanica e sostenibilità), sia per studio che per portare a termine la tesi. In catalogo abbiamo anche le loro tesi.
Lo spazio della Biblioteca viene utilizzato regolarmente. Sono state organizzate presentazioni di libri e riviste, ma anche proiezioni di documentari ed eventi con ospiti internazionali legati al mondo del caffè. Durante i recenti lavori di aggiornamento del museo aziendale si è programmato di segnalare all’interno del percorso museale quei titoli presenti in Biblioteca che possono essere di approfondimento dei temi o dei materiali presenti nel museo.

PRESENTAZIONE DI UN LIBRO
Che tipo di impegno, economico o di altro tipo, è stato necessario?
Per adesso non sono state inserite figure specializzate o dedicate esclusivamente alla Biblioteca: come referente sono stata scelta io perché in azienda ricopro il ruolo di Company Biographer, quindi lavoro molto con l’archivio e curo delle pubblicazioni interne.
Nella fase iniziale, per strutturare la biblioteca abbiamo avuto l’appoggio di un consulente esterno che ci ha guidati per definire la nostra identità, come avremmo potuto interagire con il territorio e quali iniziative sarebbero state più indicate per il nostro pubblico di riferimento, che è abbastanza di nicchia.
Per la creazione del catalogo, anche se come referente ho avuto accesso ai corsi di formazione offerti da SDIAF, ci siamo avvalsi di catalogatori esterni, esperti, perché è un lavoro che richiede pratica costante.
(Testo raccolto da Marta Gianzini)
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