Il vice presidente di Piccola Industria con delega all’Europa è intervenuto al workshop dedicato agli standard ESG nell’ambito della Sme Assembly che si è tenuta in Slovenia. L’imprenditore ha ricordato l’esempio virtuoso dell’Italia, campione di circolarità proprio grazie alle sue Pmi, ma ha anche sottolineato che le piccole imprese hanno bisogno di soluzioni finanziarie e regole a loro misura per continuare su questa strada
Servono politiche climatiche e industriali rigorose e regole finanziarie che tengano conto delle esigenze legate alla doppia transizione, verde e digitale. È quanto è emerso al termine dei lavori del terzo Business Forum trilaterale che si è svolto a Parigi il 9 e 10 novembre. Per Confindustria, Bdi e Medef è fondamentale mantenere un approccio pragmatico, stabilendo obiettivi credibili e non irrealistici
Il 9 e 10 novembre Parigi ospita la terza edizione del Business Forum che ogni anno riunisce allo stesso tavolo le rappresentanze industriali di Italia, Germania e Francia. Al centro dei lavori le misure per la decarbonizzazione funzionali alla transizione ecologica, le sfide in campo digitale e le riforme alle regole europee in materia finanziaria. Obiettivo: rafforzare la leadership del Vecchio Continente e l’autonomia tecnologica nei settori strategici
Alimentazione elettrica e guida autonoma sono solo alcuni dei mega trend che investono un settore in forte cambiamento, stretto fra gli obiettivi iper sfidanti posti dalla Commissione europea con Fit for 55 e un day by day condizionato dal rincaro dei costi logistici e dalla scarsità delle materie prime. Una rapida panoramica, in vista dell’approfondimento che dedichiamo sul prossimo numero dell’Imprenditore
Sviluppare tecnologie green da applicare nei settori più vari e ripensare la progettazione dei beni per facilitare il loro aggiornamento e riuso. Sono alcune delle sfide cui è chiamata l’industria per ridurre il proprio impatto ambientale. Il nostro Paese, insieme con la Germania, è tra i più virtuosi in Europa, ma il cambiamento deve essere ampio e condiviso a livello globale. Una riflessione tratta dall’ultimo numero della Rivista di Politica Economica