Nell’aggiornamento della Strategia industriale europea vi sono misure per la creazione di filiere interne al continente in settori delicati come l’idrogeno, il cloud e i semiconduttori. Ma la partita più difficile per la presidenza di Macron si giocherà sulle nuove regole di bilancio, dove permangono le posizioni rigoriste dei cosiddetti paesi “frugali”. Determinante sarà l’asse con Berlino
Il presidente di Piccola Industria Giovanni Baroni illustra le priorità dei prossimi anni, che vedranno le piccole imprese misurarsi con cambiamenti radicali, a partire dalla transizione ecologica e da quella digitale. E sulla questione energetica il suo pensiero è netto: “La neutralità tecnologica deve restare un principio base”. Pubblichiamo l’intervista integrale apparsa sul numero di dicembre dell’Imprenditore
La scorsa settimana è stato diffuso il documento della Commissione europea. Positiva l’attenzione alle dipendenze strategiche cui è sottoposto il continente, così come ai grandi progetti di innovazione industriale basati su investimenti congiunti fra diversi paesi e finalizzati a raggiungere la leadership tecnologica in alcuni ambiti. Preoccupa, invece, che la transizione green e digitale possa essere perseguita soltanto attraverso l’iper-regolamentazione