
La rivoluzione digitale 4.0 può aiutare negozi e imprese manifatturiere a sopravvivere al lockdown. In tempi di punti vendita chiusi e di fiere rinviate, infatti, un computer olografico può far entrare i clienti in uno showroom virtuale con abiti o mobili in forma di ologrammi o un’industria meccanica può far riparare il guasto di un macchinario negli Stati Uniti da un suo tecnico in forma di avatar.
Questo scenario, che sa di fantascienza, è ciò che viene realizzato ogni giorno dalla Hevolus Innovation di Molfetta, che con le sue soluzioni olografiche ha consentito a diverse attività economiche, in questi mesi così difficili, di superare i limiti operativi imposti dall’emergenza sanitaria.
Per la forza innovativa di questa impresa la presidente del Comitato di Piccola Industria di Confindustria Bari BAT, Teresa Caradonna, l’ha scelta come teatro per celebrare la tappa barese della undicesima edizione della Giornata nazionale Pmi Day, che si è tenuta il 20 novembre. In questa occasione Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani hanno invitato i ragazzi del liceo scientifico statale “E. Fermi” di Bari e del liceo statale “E. Fermi” di Canosa di Puglia a provare gli effetti della realtà aumentata olografica. Due studenti sono stati accolti, in presenza, nella sede della Hevolus Innovation. Con speciali visori hanno provato in prima persona alcune esperienze di mixed reality, raccontandola in diretta streaming ai compagni di scuola, che, collegati da remoto, non solo li hanno ascoltati, ma hanno anche potuto vedere in tempo reale l’esperienza dell’utente vissuta in azienda.
Indossato il computer olografico, i ragazzi sono entrati in uno showroom virtuale di arredamento, visualizzando nella realtà fisica ologrammi 3D di ambientazioni e oggetti di design completamente interattivi: con semplici gesti hanno personalizzato materiali e colori di una poltrona, spostandola e ruotandola nello spazio. Hanno poi visualizzato calzature maschili riprodotte in 3D, anche queste personalizzabili, dalla suola fino alle fibbie.

TERESA CARADONNA
“Con le sue soluzioni olografiche Hevolus può accompagnare la rivoluzione digitale di molte attività imprenditoriali, rendendo possibili più efficienti modalità di lavoro – ha affermato la presidente del Comitato Piccola Industria di Bari e Bat Teresa Caradonna –. Ma un altro motivo per cui l’abbiamo scelta per il nostro Pmi Day è soprattutto il fatto che essa ha consentito, in questi mesi di pandemia, a tante altre attività produttive di superare i limiti operativi imposti dall’emergenza sanitaria attraverso la virtualizzazione degli store e dei prodotti. Per questo ritengo che essa rappresenti per gli studenti un bell’esempio di resilienza”.
“Le difficoltà che l’emergenza sanitaria ha creato a livello globale nelle imprese sono state oggetto specifico di studio da parte nostra – ha raccontato Antonella La Notte, Ceo di Hevolus Innovation –. In un momento di grande crisi ci siamo subito resi conto che le nuove tecnologie avrebbero potuto trasformare le difficoltà in opportunità competitive e abilitare dinamiche di business, anche lavorando da remoto e a distanza. Su questo ci siamo concentrati, reagendo in brevissimo tempo con soluzioni innovative a prova di distanziamento sociale”.
L’evento è proseguito con un breve intervento del presidente di Piccola Industria Confindustria Carlo Robiglio e del sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico Gian Paolo Manzella. La presentazione della Hevolus Innovation è stata affidata ad Antonella La Notte e ad Antonio Squeo, Chief innovation officer che ha sottolineato come avere una visione strategica di innovazione che metta la tecnologia a servizio di un bisogno reale, perseguirla e poi realizzarla sia “il modo migliore per fare qualcosa di nuovo e di utile per la società”. A chiudere i lavori la vice presidente di Piccola Industria Maria Teresa Sassano.