

TAMARA GARINO
Aurora, storica azienda torinese fondata nel 1919, è un riferimento internazionale nella produzione di strumenti di scrittura di alta gamma, simbolo di eccellenza artigianale e design made in Italy. La sede si trova a Torino, in Strada Comunale da Bertolla all’Abbadia di Stura 200, alle spalle dell’antico complesso monastico di San Giacomo di Stura fondato nel 1146. Quaranta i dipendenti.
Dal 2016 l’azienda esprime la propria identità culturale attraverso Officina della Scrittura, il primo museo al mondo dedicato al segno che testimonia la nascita e l’evoluzione di un’invenzione straordinaria: la comunicazione scritta. A raccontarci come funziona è Tamara Garino (nella foto accanto), direttrice del Museo Officina della Scrittura.
Come nasce l’idea di creare una biblioteca aziendale?
La Biblioteca di Officina della Scrittura nasce in maniera naturale e coerente con la missione culturale del museo omonimo, primo al mondo dedicato al segno e alla scrittura in tutte le sue forme. Fin dall’inizio, la volontà è stata quella di non limitarsi a raccontare la storia della scrittura attraverso esposizioni museali statiche ma di costruire uno spazio vivo, in grado di alimentare la conoscenza, il dialogo e la ricerca. L’idea della biblioteca si inserisce proprio in questa visione: valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato alla scrittura e, al tempo stesso, offrire uno strumento utile per chi lavora, studia o semplicemente è curioso di approfondire questo mondo.
Quanti libri avete e quanti libri comprate al mese/all’anno? Con quali criteri li scegliete?
Attualmente la Biblioteca di Officina della Scrittura conta 1.472 volumi, con un impegno costante all’incremento della collezione. In media vengono acquisiti due o tre nuovi volumi al mese, con un piano di aggiornamento che segue linee tematiche ben precise. La selezione dei volumi avviene con l’obiettivo di costruire un fondo coerente e di qualità: i temi principali spaziano dalla storia della scrittura alla calligrafia, dalla grafologia al design degli strumenti di scrittura, senza tralasciare saggi, tesi universitarie e riviste specialistiche. Una sezione importante è inoltre dedicata alla storia dell’azienda Aurora, di cui Officina della Scrittura è espressione culturale: qui si trovano pubblicazioni aziendali, documenti storici, studi accademici e materiale iconografico.
Il criterio guida resta sempre quello della pertinenza con il mondo del segno, della scrittura e dell’identità culturale d’impresa.

OFFICINA DELLA SCRITTURA – BIBLIOTECA
La biblioteca è aperta al territorio oppure pensate di farlo nel prossimo futuro?
La biblioteca è già aperta al pubblico, su appuntamento, ed è lieta di accogliere studenti, studiosi, appassionati o semplici visitatori interessati ai temi trattati. La consultazione dei volumi è possibile all’interno degli spazi dedicati, in un ambiente che favorisce la concentrazione e lo studio. Uno degli obiettivi per il futuro è quello di rafforzare il legame con il territorio, rendendo la biblioteca ancora più visibile e accessibile, anche attraverso collaborazioni con scuole, università e altre istituzioni culturali.
L’obiettivo è quello di trasformare la biblioteca in un punto di riferimento tematico, capace di attrarre un pubblico sempre più ampio e diversificato, non solo proveniente dal territorio limitrofo e dalla città di Torino ma anche dall’area piemontese, dal resto d’Italia e dall’estero, favorendo così un dialogo culturale di respiro nazionale e internazionale. Un percorso in continua evoluzione che cresce e si arricchisce nel tempo attraverso nuove idee, collaborazioni e opportunità.
Che accoglienza ha ricevuto da parte del personale? Come viene utilizzata?
La biblioteca è stata accolta con grande interesse e curiosità anche dal personale interno, che la utilizza per approfondimenti e ricerche legate al proprio ambito lavorativo o per progetti aziendali specifici. È uno spazio che favorisce l’autoformazione, ma anche la condivisione del sapere e la crescita professionale.
La biblioteca è inoltre pensata come luogo polifunzionale: può essere allestita per eventi culturali, laboratori, incontri con autori, reading o attività educative legate al museo e ai progetti formativi. Viene anche impiegata come coworking space, offrendo un ambiente stimolante e raccolto per lavorare o studiare in tranquillità.

EVENTO PUBLBICO ORGANIZZATO LA SCORSA PRIMAVERA ALL’INTERNO DELLA BIBLIOTECA
Che tipo di impegno, economico o di altro tipo, è stato necessario?
L’implementazione della biblioteca ha richiesto un impegno costante ma sostenibile, compatibile anche con realtà di dimensioni medio-piccole. L’investimento iniziale si è concentrato sull’acquisto dei volumi, sull’arredamento degli spazi e sulla catalogazione del materiale. Con il tempo, sono stati inseriti in organico profili specializzati, dedicati specificatamente alla gestione della biblioteca e dell’archivio.
Questo ha reso possibile non solo l’ampliamento e la valorizzazione della collezione ma anche il corretto mantenimento, il riordino dei volumi e la promozione delle attività legate alla biblioteca.
(Testo raccolto da Marta Gianzini)
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