Rettore LIUC Università Cattaneo
Sono passati molti anni dalla celebre definizione di Luigi Einaudi e il contesto è cambiato: la popolazione diminuisce, le barriere all’ingresso, e non solo, sono aumentate. Tuttavia, di imprenditori c’è ancora un gran bisogno e per fortuna il gusto per la libera iniziativa è forte anche tra le nuove generazioni. Cosa servirebbe per sostenerle? Tante cose, ma la formazione è forse il campo da gioco più complesso e nel quale le business school giocano un ruolo importante
Educare le giovani generazioni è complesso. Le materie proposte in aula – a scuola, all’università o negli ITS – rappresentano soltanto una parte del processo. Occorrono strumenti e format didattici nuovi, così come la possibilità di fare esperienza e di incontrare “maestri” anche al di fuori dei tradizionali percorsi educativi. Alcuni suggerimenti per azioni di policy che rafforzino e tutelino la competitività del settore manifatturiero
Nonostante la gravità delle crisi in corso – energia, inflazione, guerra e pandemia – si è discusso poco di politiche e soluzioni per tenere in piedi il sistema produttivo del Paese. In tema di lavoro i maggiori richiami sono arrivati dal presidente Carlo Bonomi, che ha chiesto di abbandonare la ricetta dei sussidi, e da Papa Francesco, che all’Assemblea di Confindustria ha invitato gli imprenditori a creare occupazione per i giovani
Il capitalismo familiare delle Pmi è stato e continua ad essere un asse portante del sistema economico italiano, ma oggi la bassa natalità diminuisce le possibilità di ricambio generazionale all’interno dell’impresa. Una riflessione sui cambiamenti in atto e sul perché è importante educare al rischio e stimolare l’intrapresa
Definire gli obiettivi, monitorare i risultati, essere disponibili a correggere laddove serva. Così si costruiscono progetti virtuosi di sviluppo, sapendo che occorre fare delle scelte perché la politica “a pioggia” non paga. E poi compiti distinti per pubblico e privato. Il Paese abbandoni la veduta corta, occorre una progettualità “figlia dei tempi”
Senza “animal spirits” non si va da nessuna parte. A maggiore ragione nel nostro Paese, che attorno a questo mestiere ha fondato una parte significativa della propria crescita. L’impresa è il luogo dove si generano posti di lavoro. Come sostenerla in tempi così difficili? Una riflessione per spezzare l’abitudine alla “veduta corta”
Nelle imprese familiari italiane emergono protagonisti competenti e determinati, capaci di lavorare con lo sguardo rivolto al futuro
In Italia la sfida è di iniettare, con nuove imprese innovative, imprenditorialità nei contesti in cui il Paese ha carte da giocare per la propria crescita. In pratica, guardiamo alla Silicon Valley per imparare, ma teniamo alta la tensione sulla nostra cara old economy
Lo scenario economico appare più confortante, ma la transizione Grande Crisi – Grande Ripresa è di là da venire. Le trappole dell’economia mondiale sono tante. Ancora una volta l’Italia non può che fare i conti con quello che ha e che sa fare. L’ennesima, buona ragione, per sostenere il modello industriale del Paese