
Diretta discendente di Logimatic e di CO.ME.P., azienda di famiglia che alla fine degli anni ‘80 era specializzata nella produzione e lavorazione meccanica ad alto coefficiente tecnologico, Comatic – 6,2 milioni di euro di fatturato a fronte di 18 dipendenti – è una Pmi con quartier generale a Sant’Egidio del Monte Albino, in provincia di Salerno, che si occupa del montaggio di macchine automatiche per il confezionamento destinate alle industrie farmaceutiche, cosmetiche, alimentari, del tè, del caffè e dell’assemblaggio di gruppi meccanici. Azienda di secondo livello associata al Gruppo IMA, leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche, Comatic è nata nel 2018 ed è in grado di consegnare macchinari automatici, in fornitura completa, su specifiche della clientela.
“Assicurando efficienza, qualità e certificazione di ciò che facciamo, il grosso delle macchine vanno verso il mondo del tabacco e il farmaceutico, mentre serviamo anche il settore del tè, al quale siamo capaci di fornire gli strumenti per creare bustine complete, chiuse e pronte per essere vendute, oltre a fare lo stesso per quelli che trattano carta, carta igienica, fazzolettini di carta ed assorbenti – spiega Antonio Pallavicino (nella foto in alto), amministratore delegato dell’azienda campana –. Inoltre lavoriamo molto sullo sperimentale e ci siamo affermando in modo significativo sul mercato, tanto da pensare di arrivare entro il 2029 ad un fatturato di 20 milioni di euro”.
In altre parole, l’impresa campana continua a muoversi a largo spettro nel panorama industriale italiano, sfruttando la sinergia con le realtà che compongono il Gruppo di cui fa parte. “Assieme riusciamo a toccare tantissimi settori e lavorare con Germania e Francia, mentre stiamo aprendo pure agli Stati Uniti sempre con gruppi meccanici ad alto coefficiente tecnologico. Noi, tra le altre cose, siamo specializzati anche nella ricambistica, capaci di mettere sul piatto della bilancia un genere di servizio dal grande valore aggiunto che comprende pure l’essere attrezzati a dare risposte molto veloci e ben al di sopra della media”.

ASSEMBLAGGIO RICAMBI
La Pmi con base a Sant’Egidio del Monte Albino è inoltre riuscita a sfruttare appieno la profonda esperienza nella meccanica maturata nei trent’anni di presenza sul mercato dalla CO.ME.P.. “Questo aspetto ci ha permesso di andare subito spediti nel conquistare sempre maggiori spazi di manovra nel complesso universo della meccanica – chiarisce Pallavicino –. L’aspetto più di soddisfazione messo a punto nel tempo è stato di sicuro il parco di fornitori locali, un indotto enorme capace di produrre i componenti che successivamente noi assembliamo. Il tutto da contoterzisti e seguendo il progetto che i clienti ci sottopongono di volta in volta”.
Essendo composto da aziende specializzate in aree complementari, il Gruppo di cui fa parte Comatic riesce a ottenere il massimo da ogni sua componente indirizzando l’impegno quotidiano verso obiettivi precisi. “In questi anni il nostro modus operandi è sempre andato nella direzione del reinvestire i profitti in progetti. E al momento il più impellente è quello legato alla costruzione del nuovo building aziendale, spazio produttivo di 5.200 metri quadri all’interno del quale agiranno anche innovativi robot mobili autonomi che non credo siano già arrivati in altri contesti industriali italiani. Un progetto in cui crediamo veramente molto e che, tra l’altro, ci consentirà di offrire ai dipendenti una palestra e altri spazi ricreativi”.

ESEMPIO DI CABLAGGIO ELETTRICO DI UNA MACCHINA AUTOMATICA
Negli anni Comatic ha poi ricevuto anche richieste particolari e specifiche, come quella arrivata da una startup napoletana che aveva necessità di poter contare su una macchina in grado di fare controlli estremamente accurati. “Ci hanno chiesto di creare un macchinario che potesse aiutarli a portare a termine esami preventivi sulle provette ematologiche, validandole prima del loro utilizzo finale”. Invece, per quanto riguarda la ricerca di personale, Comatic si dedica con attenzione alla formazione di giovani che siano in grado di assicurare un domani di un certo profilo all’azienda campana. “Attraverso il monitoraggio continuo di istituti tecnici e ponendo attenzione sul progetto legato all’alternanza scuola-lavoro abbiamo selezionato ragazzi interessati ad iniziare un percorso importante in ottica futura. I più bravi, in seguito, li mandiamo a formarsi a Bologna in imprese collegate al Gruppo IMA”.
Sempre con un occhio ben centrato sull’evoluzione dei processi aziendali, infine, Comatic ha deciso di fare investimenti mirati in chiave ipertecnologica. “Nello specifico vogliamo dare vita ad una logistica integrata, che possa essere alternativa a quella classica. Utilizzando l’Intelligenza artificiale e quei robot AMR di cui parlavo in precedenza potremo accelerare lo sviluppo di una migliore operatività giornaliera. Questo non significherà assolutamente che ci sarà bisogno di un numero minore di personale, ma invece che l’IA potrà ottimizzare tutte le fasi del sistema d’impresa”, conclude Antonio Pallavicino.

UNA RIUNIONE DEI RESPONSABILI DI AZIENDA

