In Italia nei primi vent’anni di questo secolo la produttività del lavoro è cresciuta in media solo dello 0,2% all’anno, il valore più basso nel confronto con Germania, Francia e Spagna. A pesare è l’inefficienza della Pubblica amministrazione e della giustizia civile, oltre alle ridotte dimensioni delle nostre imprese. Serve un cambio di passo, come quello intrapreso dalla manifattura anche grazie ai provvedimenti di Industria 4.0
Il sistema industriale è da tempo impegnato nella transizione verso un modello di produzione più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Alle complessità di questo passaggio si sono aggiunte le criticità determinate dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina. Alcune imprese stanno valutando di spostare la produzione e un’indagine condotta dal Centro Studi Confindustria e il gruppo Re4It fa il punto della situazione. Se ne parla nell’ultimo numero della Rivista di Politica Economica
Il 2021 è stato un anno complessivamente positivo per le imprese della regione, anche se il recupero rispetto al crollo del 2020 non è completo. Bene l’export con un +17% sul primo semestre 2020 e l’Europa come principale mercato di destinazione. Semplificazione amministrativa e potenziamento delle infrastrutture sono i principali freni allo sviluppo. La fotografia scattata dal Rapporto Pmi Campania 2021 realizzato dal Comitato Piccola Industria Confindustria Campania
Sviluppare tecnologie green da applicare nei settori più vari e ripensare la progettazione dei beni per facilitare il loro aggiornamento e riuso. Sono alcune delle sfide cui è chiamata l’industria per ridurre il proprio impatto ambientale. Il nostro Paese, insieme con la Germania, è tra i più virtuosi in Europa, ma il cambiamento deve essere ampio e condiviso a livello globale. Una riflessione tratta dall’ultimo numero della Rivista di Politica Economica