
Partita nel 1993 sotto la spinta propulsiva del fondatore Giovanni Randazzo, la storia aziendale della Randazzo – 17 milioni di euro di fatturato nel 2024 – è proseguita attraverso il lavoro di suo figlio Salvatore, che negli anni successivi ha continuato il viaggio imprenditoriale iniziando a fare conoscere il brand familiare nel campo delle spedizioni aeree su tratte internazionali per merci al di sopra di 70 chilogrammi di peso. Successivamente la realtà industriale con quartier generale a Carini, in provincia di Palermo, ha cominciato ad avvicinarsi anche alle multinazionali, dalle quali riceve commesse sempre più consistenti riuscendo a rispettare criteri estremamente stringenti in termini di affidabilità e tempistica delle consegne.
“Di lì in avanti abbiamo diversificato il nostro percorso offrendo pure alle Pmi un servizio export, ovviamente adeguato alle loro dimensioni, garantendo tempi di conferimento, in quel periodo storico francamente impensabili, delle spedizioni richieste – chiarisce l’amministratore unico Salvatore Randazzo (nella foto in alto) –. Intorno al 2012, invece, l’azienda ha preso a svilupparsi seguendo direttrici ancora più ambiziose con lo sbarco nel settore farmaceutico: un grande player di quell’universo commerciale ci iniziò ad affidare la propria logistica prima in Sicilia e Calabria, mentre nel tempo siamo riusciti ad essere operativi anche per altri in alcune regioni del nord Italia”.
Nel frattempo, il modus operandi interno di Randazzo ha generato una fidelizzazione dei dipendenti non certo comune. “Siamo riusciti a portare sul territorio il modello di un’impresa sana e con un alto grado di etica applicata. Per chi presta la propria opera nelle varie sedi aziendali abbiamo un rispetto estremo – spiega l’imprenditore – e posso affermare senza tema di smentita che i nostri collaboratori considerano il posto di lavoro una seconda casa. Questo approccio ci ha dato un notevole vantaggio competitivo sulla concorrenza, visto che i tecnici sono sempre in grado di mettere in campo un servizio customer oriented a cinque stelle. La spinta a migliorare continuamente il nostro impegno quotidiano è visibile e chi si avvicina per la prima volta alla Randazzo se ne accorge subito. Alle multinazionali, clientela qualificata che costituisce il nostro core business, siamo capaci di offrire un pacchetto completo che va da monte a valle, oltre ad avere le capacità per poter replicare il modello operativo che loro stessi applicano a livello globale”.

UNA FASE DI LAVORO IN AZIENDA
Ma se questi importanti interlocutori commerciali muovono volumi d’affari non indifferenti, invece nel campo del “micro” le Pmi che si servono dalla dinamica azienda siciliana hanno bisogno di ricevere un servizio comprensibilmente diverso. “In quel caso mettiamo a loro disposizione uno spedizioniere esperto e corrieri che abbiano conoscenze adeguate per movimentare le merci in modo da collegare i committenti ai loro clienti nazionali ed esteri. Un tailor made di qualità e piuttosto capillare, insomma, in grado di soddisfare ogni tipo di clientela”, spiega Randazzo.
Inoltre l’azienda del palermitano è stata per un certo tempo lo spedizioniere ufficiale per le esportazioni di tonno verso il Giappone. Servizio tanto particolare quanto complesso, che alla Randazzo è costato un impegno al massimo livello. “Seguivamo tutte le fasi del processo legato al commercio del tonno siciliano facendo in modo di fare arrivare il tutto sul mercato del Sol Levante senza sorprese per nessuno. E posso assicurare che si trattava di quantità veramente incredibili”. Consegne fuori standard che sono proseguite pure in altri ambiti industriali con l’incarico avuto per spostare un intero parco fotovoltaico dalla Sicilia al Sud Africa. “E in quell’occasione la Randazzo ha partecipato, nel termine di un anno, anche alle fasi dello scarico dei ben duemila container necessari per assolvere all’impegno preso”.

INTERNO DELLO STABILIMENTO DI CARINI
Impegnata a movimentare ogni giorno 50mila pacchi – dall’espresso al farmaceutico e prevalentemente di notte in tutta la Sicilia – all’azienda del palermitano, come ama sottolineare il proprio amministratore unico, “manca solo la Luna come destinazione delle consegne”. Lavoro che negli ultimi anni ha imboccato un’ulteriore strada quando Randazzo ha deciso di prendere in carico anche la movimentazione del vino siciliano verso gli Stati Uniti. “Negli Usa garantiamo pure il servizio door to door, dando aiuto a evolute cantine del nostro territorio. In precedenza, i turisti che assaggiavano un vino qui in Sicilia poi non potevano portarsi una bottiglia a casa viaggiando in aereo, mentre adesso a questo pensiamo noi. Debbo anche dire che ultimamente l’export ha un po’ rallentato, ma a mio avviso è solo conseguenza dell’incertezza che regna nel settore soprattutto dopo l’introduzione dei dazi del presidente Trump”.
Nell’immediato futuro, infine, la Randazzo si propone di continuare a lavorare, con il supporto dell’IA allo sviluppo di progetti legati al mondo della logistica. “L’Intelligenza artificiale è uno strumento molto interessante, che sta permettendo un tangibile miglioramento dei processi produttivi. E non sono preoccupato per le eventuali problematiche connesse al suo utilizzo perché la robotizzazione dei sistemi ci ha dato una marcia in più. Ma comunque l’ultimo miglio, la fase finale della catena logistica, continuerà ad essere impossibile senza la presenza dell’uomo”, conclude Salvatore Randazzo.

I COMPONENTI DELLA FAMIGLIA RANDAZZO: GIOVANNI, GENERAL MANAGER, GIOVANNI, FONDATORE DELL’AZIENDA, SALVATORE, AMMINISTRATORE UNICO, E GIULIO, OPERATION MANAGER

