Come ogni anno, il Premio Anima – la cui XXIV edizione del Premio Anima si è svolta il 12 novembre a Roma, alla Terrazza Caffarelli – ha voluto valorizzare il contributo apportato da personalità del mondo della cultura e dell’arte del nostro Paese alla crescita di una coscienza dell’etica, della solidarietà e della responsabilità sociale nell’opinione pubblica. In uno scenario globale drammatico attraversato da guerre, divisioni e profonde disuguaglianze, i temi di quest’anno hanno messo al centro l’inclusione e la dignità umana, la valorizzazione delle persone e delle comunità, intrecciandole con l’importanza dei legami familiari, del valore della memoria e delle radici culturali, accanto al racconto del dolore come occasione di trasformazione e resilienza, per affermare una responsabilità collettiva verso gli altri e verso il pianeta.
“In un mondo lacerato da continue conflittualità, guerre e tensioni, la sostenibilità è l’unico percorso possibile per costruire un futuro di pace, innovazione e progresso – ha spiegato la presidente di Anima Sabrina Florio –. Ma lo sviluppo sostenibile non può esistere laddove non c’è la pace, la promozione dei diritti e il perseguimento della giustizia. Oggi più che mai serve un impegno straordinario e condiviso, in cui imprese e istituzioni assumano con coraggio la responsabilità di guidare il cambiamento. Come ogni anno cercheremo di portare un messaggio di speranza attraverso le tematiche del Premio Anima, consapevoli che l’impegno e l’attenzione a chi è in situazioni di difficoltà apre la strada ad un futuro e ad un mondo più equo, più sostenibile e più umano”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente del Premio Anima Luigi Abete, che ha affermato: “Ogni anno il Premio Anima si rinnova grazie alla presenza di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che, attraverso la loro arte, promuovono valori condivisi di solidarietà, inclusione e attenzione verso i più deboli. In un contesto internazionale sempre più complesso – ha sottolineato – queste testimonianze assumono un valore ancora più forte, in quanto contribuiscono con costanza al bene comune, un principio che si realizza solo attraverso l’impegno verso gli altri. Le imprese infatti sono costantemente chiamate a perseguire tale impegno in prima linea, promuovendo responsabilità e coesione sociale”.
Sei i premiati nelle categorie Cinema, Fotografia, Giornalismo, Letteratura, Teatro e Premio Speciale, nel corso della cerimonia presentata da Giovanni Anversa. Ad aprire la serata è stata l’esibizione musicale di Nicky Nicolai che ha cantato la canzone ‘Anima’, scritta per l’Associazione dalla sua fondazione.
Il premio per la categoria Cinema – ritirato dall’attore protagonista Yuri Tuci – è andato al film “La vita da grandi” di Greta Scarano “per la sensibilità con cui ha saputo raccontare la precarietà lavorativa, la genitorialità e le sfide delle famiglie contemporanee, evidenziando con realismo e ironia il valore della solidarietà, dell’amicizia e della resilienza nelle sfide della quotidianità”.
Al fotografo Ciro Battiloro è andato il premio per la categoria Fotografia “per aver dato voce e dignità, attraverso il progetto “Silence is a Gift”, a comunità spesso narrate solo attraverso stereotipi, entrando nelle loro case con rispetto e condividendo la quotidianità con profondità umana. Andando oltre la marginalità, è riuscito a trasformare l’intimità caratterizzata da forza, amore e resilienza, in testimonianza collettiva e memoria viva del Sud”.
La giornalista Antonella Barina è stata premiata per la categoria Giornalismo “per il suo impegno nel raccontare con sensibilità e profondità il volto umano della solidarietà con i suoi reportage, dando voce, in particolare nel suo ultimo libro, a storie di donne che incarnano il coraggio, la cura e la capacità di cambiare il mondo attraverso gesti concreti e silenziosi di dedizione e accoglienza”.
Il libro “Le camelie invernali” di Ermal Meta ha ricevuto il premio nella categoria Letteratura “per aver saputo affrontare con intensità il tema della memoria, della colpa e della riconciliazione, mostrando come le ferite della storia e il retaggio di una cultura spietata possano essere superati solo grazie alla compassione e al rispetto per la dignità umana”.
Il riconoscimento per la categoria Teatro è andato a Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, co-fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe di Ravenna “per aver saputo trasformare il teatro in uno strumento di inclusione e crescita civica, attraverso un percorso creativo e collettivo di restituzione di vita ai classici, senso di comunità ai territori, coinvolgimento di adolescenti a rischio. Una dimostrazione di come l’arte possa educare, unire e generare futuro”.
Il Premio Speciale alla carriera è andato al giornalista Corrado Augias “per aver dedicato la sua carriera a diffondere la conoscenza e il pensiero critico, promuovendo il dialogo civile, la consapevolezza culturale e il valore della memoria storica. Con il suo linguaggio chiaro e accessibile, ha reso la cultura uno spazio aperto a tutti, contribuendo alla crescita democratica e sociale del Paese”.
Ai vincitori è stata consegnata un’opera il cui progetto è stato donato dall’architetto Augusta Fabbri Galletti. Il disegno si ispira alla simbologia legata al concetto di anima sedimentato nella memoria collettiva: un’ala di farfalla stilizzata si delimita su una superficie verticale tramite la sua assenza, il vuoto proietta la luce su un corrispettivo sagomato e con un gioco di segni ed ombre ricompone l’immagine di una farfalla immateriale che al variare della luce cambia la sua posizione, è in movimento ma è solo un’illusione. La crisalide rappresenta l’uomo con le sue infinite potenzialità, il premio Anima ne è la dimostrazione e valorizza tutto questo.
Alla cerimonia sono intervenuti inoltre il presidente di Unindustria Giuseppe Biazzo, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, l’assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio Massimiliano Maselli, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, l’assessore alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma Capitale Monica Lucarelli, l’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio e la presidente di Bnl Bnp Paribas Claudia Cattani.
I VINCITORI
CINEMA – “La vita da grandi” di Greta Scarano
FOTOGRAFIA – Ciro Battiloro
GIORNALISMO – Antonella Barina
LETTERATURA – “Le camelie invernali” di Ermal Meta
TEATRO – Marco Martinelli ed Ermanna Montanari
PREMIO SPECIALE ALLA CARRIERA – Corrado Augias


