
Nei centoventicinque anni di presenza sul mercato, l’azienda Nicola Colavolpe & C. – un milione e trecentomila euro di fatturato nel 2024 a fronte di 11 dipendenti – è sempre stata punto di riferimento nella lavorazione dei fichi, frutto povero che il capostipite della famiglia e fondatore seppe da subito trasformare in qualcosa di prezioso per i palati degli abitanti delle zone intorno a Belmonte Calabro, in provincia di Cosenza. Nicola Colavolpe, originario della costiera amalfitana, si dedicò in particolare alla produzione delle crocette, prodotto tipico caratterizzato da una forma a croce ottenuta dalla sovrapposizione di fichi già seccati e che vengono declinati in due modi: imbottite di noci e cedro di Calabria, oppure di mandorle e scorze di arance candite.

LAVORAZIONE CON IL CIOCCOLATO
“Nell’ampio ventaglio dei fichi che trattiamo a spiccare è sicuramente il dottato, il più apprezzato dalla clientela ma anche da agronomi e specialisti del settore – spiega Miranda Colavolpe (nella foto in alto), che nella Pmi del cosentino si occupa di marketing e comunicazione –. È bianco e possiede una buccia sottile, la polpa consistente e ha acheni piccoli, a differenza di quelli turchi e greci che rispetto al dottato sono più grandi di dimensione. Passati tanti anni, le crocette continuano a fare felice chi si avvicina ai punti vendita che le offrono, potendo contare sul fatto di non avere al proprio interno zuccheri aggiunti e alla glassa che le avvolge, frutto di una ricetta segreta e unica nel suo genere”.
Ottenuta nel 2011 la Dop, il fico di Cosenza dottato ha così potuto compiere questo importante passo per merito di chi, al tempo, ha creduto fortemente nel futuro di questo dolcissimo frutto della terra calabrese e ne ha di fatto regolamentata la produzione. “Processo che ha significato pure formare i contadini del territorio con l’obiettivo di dare vita ad un prodotto d’eccellenza, iniziativa che ha potuto generare risultati concreti attraverso le tante piante trapiantate qui nella valle del Creti”.

LAVORAZIONE DEI FICHI
Con un forte senso di appartenenza all’azienda come anche alla sua Calabria, Miranda Colavolpe, dopo essersi laureata, ha deciso di non lasciare la regione e di continuare ad impegnarsi per rendere questi territori sempre più fertili, sia in termini di idee che di possibilità di lavoro. “Sostanzialmente ho scelto di scommettere su me stessa, nonostante le assicuro sarebbe stato molto più semplice andare via. Le stimolanti sfide da vincere sono parecchie e riguardano, oltre al cambio generazionale, tante altre dinamiche da considerare assolutamente: tra queste la digitalizzazione, i potenziali nuovi mercati su cui sbarcare e le diverse tendenze che caratterizzano ogni singola annata”.
“Nel tempo, poi, ogni generazione ha portato qualcosa di nuovo e con la giusta dose di lungimiranza – aggiunge –. Se infatti mio nonno si dedicò alla creazione di crocette e fichi imbottiti, mio padre e gli altri sono stati rivoluzionari ampliando la gamma del cioccolato con praline di vari gusti e uova di Pasqua. Processi innovativi che intendo promuovere anche io, mantenendo comunque un occhio ben attento sui prodotti della tradizione”.

UNA FASE DELLA LAVORAZIONE DEL PRODOTTO
Nel frattempo, con una percentuale export intorno al 10% del fatturato, la Nicola Colavolpe & C. è intenzionata a potenziare l’offerta per l’estero dopo aver già testato la risposta della clientela oltre confine negli Stati Uniti, Canada e Germania. “Nello showroom di Belmonte Marina, intanto, si prosegue ad allargare gli orizzonti aziendali con l’introduzione alla vendita pure di prodotti non dolci – sottolinea Colavolpe, rappresentante della quarta generazione della famiglia –. Nel carrello il cliente può mettere per esempio vasetti di cipolla in agrodolce, filetti di cipolla caramellata, ma pure peperoncino in tutte le salse, paste particolari, conserve, sottaceti e sottoli di nicchia”.
Tra le altre cose, poi, Miranda si dedica anche all’accoglienza di gruppi scolastici, compresi quelli provenienti da elementari e materne, e di altri turistici, il tutto nell’ottica di far conoscere l’azienda storica in cui si trova a lavorare a più persone possibile. “Per quanto sia assolutamente convinta che in Calabria si possa fare impresa, il fatto di essere situati in un paesino piuttosto che in una città complica un po’ la situazione. Cercare nuovi dipendenti non è facile e, pensando a tra qualche anno, ogni tanto sembra venire via il pavimento da sotto i piedi. Nonostante questo, però, andiamo avanti con fiducia per la nostra strada”.
In chiave futura, infine, la Nicola Colavolpe & C. si prepara a mettere in campo alcuni dei progetti più interessanti che ha nel cassetto. “Per prima cosa nel periodo natalizio vorremmo aprire un negozietto a Cosenza, lì dove nella scorsa Pasqua avevamo già avuto un buon successo con un temporary store. Inoltre, stiamo lavorando per inaugurare nuove frontiere del gusto, sempre in ambito fichi e cioccolato”, conclude Miranda Colavolpe.

CONFEZIONE DI FICHI ASSORTITI

