
Puntato con decisione nel 1983 sullo sviluppo dei personal computer e sul sistema operativo MS-DOS nel mondo, Bi Elle – un milione e novecento mila euro di fatturato nel 2024 a fronte di 20 dipendenti – ha di conseguenza avviato un solido rapporto con la clientela sfruttando un proprio software. Un investimento di non poco conto che ha dato frutti tangibili portando, dieci anni più avanti, alla riscrittura aggiornata della prima versione in considerazione del successo riscontrato sul mercato. Ora, la Pmi di base a Torino lavora su nuove funzionalità e sull’interfaccia grafica, soluzioni che le consentono di dare un servizio ottimale a chi continua a dare fiducia ad un team formato da professionisti del settore dell’informatica.
“Permettiamo loro di poter fare anche cose che vanno oltre lo standard e gli offriamo pure un’assistenza estremamente organizzata, capace di rispondere in modo molto rapido alle varie necessità – spiega Pietro Tancredi (nella foto in alto), presidente ed amministratore delegato della dinamica azienda piemontese –. Giornalmente riusciamo ad evadere il 95% delle telefonate che arrivano in sede, problematiche che hanno di solito risposta nell’arco di mezza giornata. Il successo della nostra proposta sta nel fatto che quel passaparola così utilizzato qui in Piemonte ci ha permesso di conquistare nel tempo ulteriori spazi di manovra commerciale. Un’offerta capace di arrivare al committente attraverso un approccio empatico, che reputo indispensabile per garantire una qualificata e costante vicinanza. In altre parole, il fatto di essere relativamente piccoli ci consente di offrire un contatto diretto parecchio apprezzato dai vertici aziendali delle realtà che supportiamo, in particolare quando c’è bisogno di interagire con chi si occupa dei nostri servizi post vendita”.

GLI UFFICI DI BI ELLE
Per restare al passo con i tempi e non farsi trovare impreparati quando si deve fare fronte a richieste più impegnative, Bi Elle si serve anche dei vantaggi che può dispensare l’Intelligenza artificiale, strumento, che come sottolinea Tancredi, va comunque utilizzato con estrema cautela. “L’importante è che non ci si butti dentro a capofitto senza saperne valutare i rischi collegati – sottolinea l’ad dell’impresa torinese –. Considerato infatti che trattiamo pure dati sensibili riversati dai clienti, stiamo molto attenti a non mettere in rete determinate fattispecie. L’IA è sicuramente in grado di offrire un aiuto a parecchi settori, ma non bisogna mai abusarne se si vuole continuare a lavorare nella maniera corretta”.
Nel processo che, dopo il primo contatto e la produzione di una demo, prosegue con un’offerta standard da parte di Bi Elle oppure con un ulteriore studio della problematica presentata dal cliente, l’azienda piemontese è poi chiamata a portare in casa del cliente i vantaggi offerti dal proprio software (servizi Cloud compresi) e, infine, ad avviare la fase della formazione. “Rispetto al recente passato ora il 60-70% delle persone che andiamo a formare, i giovani su tutti, hanno una buona competenza sull’argomento. Gli altri li prendiamo per mano raggiungendo alla fine gli obiettivi che ci eravamo prefissati assieme. È di sicuro un nostro punto di forza, come lo è pure quello di poter contare su tecnici con una sviluppata cultura tecnologica. Visto che riceviamo richieste da aziende di qualsiasi classe merceologica, l’avere un team competente al massimo livello e a largo spettro diventa obbligatorio. Quindi andiamo nelle scuole, spieghiamo a ragazzi un po’ di teoria a proposito di ciò di cui ci occupiamo e poi li portiamo da un nostro cliente per far vedere loro come funziona l’applicativo sul campo. A questo proposito voglio sottolineare l’importanza del Pmi Day, appuntamento veramente importante per dare ulteriore sostanza al processo di formazione che nel nostro caso non dura meno di due, tre anni prima di poterli fare lavorare in autonomia”.
Nel frattempo Bi Elle, come detto, prosegue sulla strada di un impegno commerciale estremamente diversificato e trasversale che la porta a confrontarsi con ambiti ben poco omogenei. “La fortuna in questo caso sta nel poter disporre di un software gestionale capace di poter essere adeguato all’utilizzo da parte di una clientela che spazia dall’automotive al settore alimentare, dall’edilizia a quello dei servizi, sfide che di fatto ci mettono alla prova giorno dopo giorno”, chiarisce l’imprenditore.
In chiave futura, infine, Bi Elle è ormai pronta a far uscire un nuovo aggiornamento del proprio apprezzato software, passo necessario per inserire altre funzionalità non mutandone però il cuore pulsante. “Stiamo terminando di creare la nuova interfaccia che sostanzialmente è solo un’evoluzione della parte centrale del software. Questo perché molti dei clienti continuano a gradire il fatto di poter aver sempre sottomano e poter contare sullo stesso applicativo”, conclude Pietro Tancredi.

