
Pronta a festeggiare nel 2026 i cento anni di presenza sul mercato, Spesso Gaskets – 12 milioni di euro di fatturato nel 2024 e 70 dipendenti – nasce come fornitore di guarnizioni per Fiat e Lancia nel periodo storico in cui inizia a svilupparsi il settore dell’automotive a Torino. Siamo negli anni Cinquanta e il mercato del ricambio, l’aftermarket, prende piede un po’ ovunque permettendo alla Pmi piemontese di diventare leader in questo importante ambito commerciale, consentendole in seguito di poter siglare una partnership con la giapponese Ishikawa Gaskets, specializzata nelle guarnizioni multistrato per testate e vivere così da protagonista il passaggio dalle guarnizioni fibrose a quelle metalliche.
“Intraprendere questo tipo di percorso ci ha poi dato la possibilità di crescere progressivamente sul mercato europeo dei motori, in prevalenza per truck, ma anche per auto, motociclo e per i componentisti – spiega Gabriele Orsucci (nella foto in alto), amministratore delegato di Spesso Gaskets –. Oggi, e a partire dagli anni Novanta, è diventata la parte più importante del nostro fatturato arrivando ad un buon 60% complessivo”.

GUARNIZIONE TESTA CILINDRO MULTISTRATO IN ACCIAIO
Tra i passaggi più significativi e importanti della traiettoria industriale di Spesso Gaskets c’è sicuramente quello legato all’introduzione nelle dinamiche gestionali dell’azienda torinese del lean management, approccio filosofico risultato spesso decisivo nel migliorare il funzionamento interno delle imprese. “La collaborazione con i colleghi giapponesi ha significato anche l’inizio dell’applicazione all’interno della nostra realtà dei principi del lavoro agile, il tutto nell’ottica di un corretto impegno nella logica del miglioramento continuo. Dal 2005 in poi abbiamo così investito parecchio in questo tipo di management, scelta che qualche anno più avanti ci ha permesso di affrontare i problemi presentatisi sul mercato nel modo migliore e proprio perché eravamo diventati snelli e flessibili. Inoltre è cambiato pure il mindset aziendale dopo aver, tra le altre cose, investito molto sulla formazione. Da quel momento in avanti abbiamo infatti cominciato a risolvere le varie problematiche alla radice, centrando in questo modo l’obiettivo di non farli ripresentare più”.
Intanto Spesso Gaskets ha preso ad esplorare con grande interesse anche il mondo dell’elettrico, trovando spazio pure in quello legato all’utilizzo dell’idrogeno. “Sono due direttrici programmatiche complementari e che abbiamo fatto nostre per non farci trovare impreparati dovessero sparire definitivamente i motori a combustione – chiarisce Orsucci –. Sull’idrogeno c’è un certo fermento, ma non sappiamo quanto e, soprattutto, quando risponderà il mercato. Al momento non ci sono quindi certezze, però stiamo già in contatto con clienti interessati a sfruttare i benefici di questa nostra strategia sull’idrogeno che va di pari passo con la volontà di diventare produttori di piatti bipolari su tecnologia fornita da due partner giapponesi”.

INTERNO DEL REPARTO PRODUTTIVO
Sul tema della sostenibilità, invece, Spesso Gaskets continua a spendersi nella direzione verso cui l’hanno spinta pure i clienti. “Oltre al fatto che lo scorso anno abbiamo redatto il primo bilancio di sostenibilità, la lotta agli sprechi è da sempre nel nostro Dna. Il 100% della produzione la avviamo al recupero, partendo dall’acciaio per finire alla carta”.
Destinando annualmente circa 130mila ore alla formazione e avendo in essere l’82% dei contratti dei dipendenti a tempo indeterminato, la Pmi piemontese ha ottenuto anche la certificazione Tisax, relativa alla gestione della sicurezza informatica e a quella dei processi produttivi.
“Ci pregiamo di avere un livello di guardia estremamente elevato, indispensabile per interfacciarsi nella maniera più sicura e completa con tutti i player presenti nel portfolio aziendale”, sottolinea l’ad di Spesso Gaskets.
E toccata una percentuale export del fatturato intorno al 54%, l’azienda torinese arriva con i propri prodotti praticamente ovunque, seguendo un progetto ben preciso. “Siamo presenti in tutti i continenti tranne l’Oceania e in particolare in Europa, Sud America, in Messico, Cina, India per quanto riguarda il primo equipaggiamento. Sono ormai da 25 anni in Spesso Gaskets e ho sempre avuto l’ansia di diversificare con l’obiettivo di riuscire a svincolarci dalle possibili problematiche capaci di emergere dal mercato domestico”.
Nel frattempo, la realtà industriale piemontese ha cominciato ad impegnarsi in un ulteriore filone industriale, creando a Torino un cluster per occuparsi dell’utilizzo di idrogeno come carburante per i motori a combustione interna. “Cerchiamo di guardare al futuro mettendo in circolo le conoscenze acquisite in tanti anni e lavorandoci assieme ad alcuni clienti. Costruiamo, insomma, quello che si vedrà sul mercato nei prossimi dieci anni e vogliamo essere pronti ad ogni evenienza”, conclude Gabriele Orsucci.

