L’aumento dei costi di trasporto ha spinto la Pmi pugliese ad abbandonare il mercato asiatico, ma allo stesso tempo ha consentito la ripresa del settore dei salotti, che era entrato in crisi per la concorrenza cinese. Per il futuro il contitolare Francesco Frezza è ottimista. Grazie agli incentivi sono riusciti ad acquistare nuovi macchinari e adesso l’impegno è rivolto a incrementare la rete vendita e, all’estero, al mercato albanese
I fratelli Luca e Massimiliano Dovo portano avanti con orgoglio la tradizione di famiglia, avviata dal nonno Antonio come attività artigianale sul Lido di Genova. Nel tempo hanno saputo conquistare non soltanto i palati italiani, ma anche quelli di molti paesi all’estero. Oggi, però, il loro export deve fare i conti con l’aumento dei costi di trasporto, mentre grazie all’impianto fotovoltaico di cui si è dotata tanti anni fa, l’azienda può mitigare i rincari dell’energia elettrica
Nata a metà degli anni Sessanta, a partire dal 2007 la Pmi di Bolzano ha deciso di orientarsi su un mercato di fascia alta e oggi realizza poltrone, divani e complementi d’arredo che trovano sbocco anche all’estero. Per il titolare Klaus Pomella, il gusto per il bello non deve avere confini. Ecco perché ha deciso di proporre i suoi prodotti anche a ospedali e cliniche private
Offrire un prodotto su misura è il valore aggiunto di questa azienda marchigiana, che in 40 anni ha saputo arricchire il proprio know how e oggi produce sistemi di refrigerazione industriale acquistati anche all’estero. Oggi l’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica degli impianti. “Un aspetto che piace molto ai clienti e che permette anche a noi di salvaguardare l’ambiente”, spiega il titolare Paolo Lucci
Specializzata in prodotti da forno, questa piccola impresa materana si è guadagnata la fiducia di varie compagnie aeree arrivando a produrre fino a un milione di pacchetti monoporzione al giorno. Molto proiettata sull’export, l’azienda propone anche linee di prodotti Kosher e Halal. Il titolare Gianni Laurieri: “Siamo molto attenti nel mantenere standard elevati che possano soddisfare le richieste della clientela estera”
Da sessant’anni l’impresa di San Giovanni Teatino, vicino Chieti, è un punto di riferimento internazionale per le aziende che necessitano di capi tecnici, in grado di garantire la sicurezza del dipendente, o di divise per promuovere il brand. Con i loro stock service ubicati all’estero affiancano diverse multinazionali tra Singapore, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Forte anche l’impegno nel riciclo degli indumenti usati, come spiega l’Ad Paolo De Cecco
L’azienda elettronica di Castelfidardo specializzata nella produzione di trasformatori e moduli di alimentazione ha più volte cambiato target di mercato nel corso della sua esistenza e oggi, grazie alle quattro business unit e all’apertura di due sedi all’estero – in Cina e in Tunisia – è fra le imprese che meno hanno risentito dell’impatto della pandemia. A raccontarci questo percorso è il direttore generale Michele Palmieri
Nata alla fine dell’Ottocento, l’azienda vinicola pescarese oggi si avvale dei più moderni sistemi di produzione e vanta una lunga presenza nel mercato degli Stati Uniti. Lo scorso anno ha aderito al progetto Prosit e insieme con un gruppo di cantine del territorio si impegna per la promozione del vino italiano di fascia alta all’estero, come racconta la presidente Stefania Bosco
L’azienda di Cisterna di Latina si è specializzata nella realizzazione di forni per la tempra del vetro piano affermandosi anche all’estero, in particolare negli Stati Uniti dove è stata aperta la seconda sede. Semplicità d’uso e bassi consumi energetici sono il plus dei loro prodotti, spiega l’amministratrice Nancy Mammaro, che racconta anche di come abbiano spesso suscitato l’interesse di compratori stranieri
Esempio di quel “bello e ben fatto” che piace all’estero, la Pmi Voltan vanta oltre un secolo di storia. Dagli anni Settanta produce esclusivamente collezioni di alta gamma per donna, esportate in Europa e non solo. L’Ad Emanuele Voltan, quarta generazione, punta a investire nell’e-commerce da dove “durante la pandemia sono arrivate risposte molto positive in termini di vendite”