
Con l’obiettivo di creare qualcosa di suo in ambito medicale, nel 1979 Alfio Finocchiaro ha dato vita a Eurofarm – sei milioni e 800mila euro di fatturato nel 2024 a fronte di 38 dipendenti –, azienda che negli anni a seguire si è proposta di passare dal settore della medicazione primaria, cioè cerotti, strip ed altro, a quella avanzata. Un processo non certo facile visto che per la sede di Piano Tavola Belpasso, in provincia di Catania, si sono dovuti cercare macchinari, spalmatrici di colla oltre che acquistare quei tessuti poi destinati a diventare grandi bobine, successivamente da adesivizzare, lunghe anche 2.500 metri.
“Sì, debbo dire che lo sviluppo della nostra impresa è avvenuto partendo sostanzialmente da zero da un punto di vista tecnologico – spiega Lidia Finocchiaro (nella foto in alto), figlia di Alfio e amministratrice unica di Eurofarm –. Anche se per mio padre il mondo del medicale era più che conosciuto, avendoci passato buona parte della sua storia lavorativa, il passo di mettersi in proprio ha presentato problematiche che però la voglia di fare è riuscita progressivamente a risolvere. E se quando sono entrata in azienda il traguardo che mi ero dovuta porre non poteva prescindere dal proseguire la mission iniziata da mio padre, ora non potrei mai fare a meno di lavorare qui in Eurofarm, di viverla a tempo pieno”.
Riuscendo a strutturarsi seguendo un’attenta programmazione nel corso degli anni, la Pmi siciliana ha adesso un parco macchine di primo livello e adeguato alla mole di lavoro richiesta dai tanti clienti che la Pmi siciliana ha ormai nel proprio portfolio. “Al momento forniamo prodotti a realtà provenienti da ben 180 paesi del mondo, poggiando su un export che, percentualmente, pesa per il 60-70% sul nostro fatturato. Siamo presenti in tutta Europa, soprattutto in Germania, Portogallo e Spagna e, nell’extra Ue, in Oriente, Africa, Arabia Saudita e ultimamente in Thailandia.
La clientela di Eurofarm è composta per la maggior parte da aziende ospedaliere, farmacie e anche da medici con studi privati, mentre siamo operativi pure attraverso la vendita online. Un quadro oggettivamente positivo, che presenta comunque pure alcune dinamiche più difficili da gestire, come la complessa logistica nel territorio siciliano o l’elevato costo dei trasporti che deriva anche dalla scelta di non avere altre basi d’appoggio nel resto d’Italia”.

UNA FASE DI LAVORAZIONE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO DI EUROFARM
Nel frattempo, Eurofarm prosegue nel proporre un grado di innovazioni con pochi pari a chi si avvicina allo stabilimento di Piano Tavola Belpasso. “Abbiamo da sempre puntato sulle novità e su prodotti pure in grado di sorprendere la clientela a cui li proponiamo – sottolinea Finocchiaro –. Cose diverse, talvolta completamente differenti da ciò che offrono i competitor presenti sul mercato interno ed estero. Non il solito cerotto inerte, per esempio, ma certi con al loro interno sostanze attive, naturali e non. Inoltre, stiamo implementando ulteriori aiuti tecnologici e gestionali capaci di darci la possibilità di investire in efficientamento energetico, migliorare il parco macchine e dotarci di una nuova spalmatrice, se possibile, ancora più ecosostenibile”.
Eurofarm, come gli altri player attivi nel settore medicale, deve infatti seguire e rispettare normative ormai ultra stringenti a proposito delle tipologie di prodotto che si trova a veicolare. “Da tempo non è più possibile limitarsi al ‘faccio e vendo’, che era l’approccio più usato in passato. Dobbiamo infatti, dopo aver modificato non poche cose, fornire certificazioni, prendere precauzioni estremamente avanzate e attenerci a capitolati piuttosto rigidi, controlli accurati al pari delle due ispezioni che ci vengono fatte annualmente. Documentazione di tutte le attività messe in atto che si traduce in moltissimi fogli da riempire periodicamente, oltre a dover garantire una pulizia degli ambienti ineccepibile”.

INTERNO DELLO STABILIMENTO EUROFARM
La Pmi del catanese ha inoltre avviato un programma centrato su tirocini che offrono a ragazzi under 30 la possibilità di entrare nel mondo del lavoro. Un percorso che passa da un primo periodo compreso tra sei mesi ad un anno, seguito dall’avvio di apprendistato e stage di tre anni complessivi che alla fine può portare ad un’assunzione ordinaria. In più, assieme all’Università di Catania e, in particolare al professor Gianluca Cicala, ordinario di scienza e tecnologia dei materiali, l’azienda catanese ha pure sviluppato alcuni nuovi prodotti, tra cui uno composto da trame di tessuto con polveri provenienti da piante come il fico d’india e in grado di fare rimarginare ancora meglio le ferite.
In chiave futura, infine, Eurofarm si prepara ad accogliere in sede la nuova spalmatrice, tecnologica ed ecofriendly, che l’azienda guidata da Lidia Finocchiaro ha già acquistato. “Sarà operativa dal 2026 e con i suoi quattro metri di lunghezza andrà a sostituire quelle del passato che usavano solventi. Inoltre, nel suo utilizzo seguirà un processo inverso rispetto alle precedenti: i composti da applicare su cerotti o altri prodotti saranno infatti liquefatti con il calore originato da lampade UV e non genereranno alcuna emissione nell’atmosfera”, conclude l’amministratrice unica di Eurofarm.

