
Festeggiato quest’anno il trentennio di presenza sul mercato, Horo-Divania – 8 milioni di euro di fatturato nel 2024 e 61 dipendenti – è il prodotto della traslazione delle competenze del capostipite Giovilio Picciolini nel campo della tappezzeria ai suoi tre figli Maurizio, Sandro ed Alberto (in quest’ordine, nella foto in alto), che poi nel 1995 hanno dato vita al progetto Divania e alla conseguente vendita di imbottiti che li ha fatti conoscere progressivamente in Italia. Tutto questo fino all’ultima evoluzione marchiata Horo-Divania, che ha finito per consacrare definitivamente l’azienda con quartier generale a Terni come realtà vincente che si occupa di realizzazioni “chiavi in mano” di arredi e forniture nelle aree residenziale, hospitality, uffici e nautica.
“Dai soli imbottiti abbiamo sviluppato la nostra offerta in direzione del mobile inteso come arredamento completo – spiega Sandro Picciolini, uno dei tre fratelli titolari di Horo-Divania –. Nel 2020 il rebranding aziendale ha significato anche l’aggiunta della specializzazione in falegnameria e così, al momento, l’80% del fatturato viene da commesse arrivate dal settore alberghiero, da hotel 5 stelle come il Minerva di Roma, e da altri interventi anche a New York. Mentre ci manteniamo comunque attivi pure in quello del retail e delle residenze di alto livello, cercando pure di capire cosa andremo eventualmente a proporre nel futuro in universi commerciali ancora più grandi”.

CAMERA DELL’HOTEL SIX SENSES DI ROMA (DESIGN PATRICIA URQUIOLA)
Costantemente a contatto con molti e importanti studi d’architettura dopo che la propria collezione è cominciata a salire progressivamente di fascia, Horo-Divania ha puntato ancor più su uno specifico aspetto nel corso del processo di crescita che l’ha portata ad affermarsi nel panorama italiano. “La cosa ormai imprescindibile nel nostro lavoro è legata indissolubilmente all’avere a disposizione un team che abbia conoscenze adeguate al valore del cliente, come pure una grande organizzazione, indispensabile per farsi trovare sempre pronti a rispondere a qualsiasi richiesta – sottolinea Anna Peppucci, sales manager della dinamica Pmi umbra –. Centrale in questo modus operandi è l’ufficio tecnico, che si occupa a largo spettro di project managing interagendo con architetti e committenti”.
E se c’è un segreto che nel tempo ha dato sostanza alla vincente traiettoria aziendale di Horo-Divania è sicuramente quello di conoscere nel merito e a fondo sia le caratteristiche di un tipo di lavoro, ma anche i materiali necessari per riuscire a portarlo all’arrivo con piena soddisfazione della clientela. “Non è certo facile essere sempre capaci di rispondere prontamente e con cognizione di causa alle domande di chi continua ad avvicinarsi a noi con fiducia. Ma il fatto di poter occuparci di tutti i passaggi internamente fa la differenza e ci rende performanti oltre che in grado di accorciare i tempi. Un’affidabilità, tra cui modifiche al momento e sul posto in poche ore, che ci ha fatto entrare nelle grazie dei principali studi a cui vengono demandati i lavori. Il tutto potendo attingere a 30mila materiali catalogati tra tessile e mobili, oltre a disporre pure di uno showroom espositivo di ampie dimensioni”.
E per restare costantemente al passo con i tempi e non lasciare nulla al caso, Horo-Divania si è dotata negli anni di macchinari all’avanguardia, inseguendo con grande attenzione tutto il nuovo che si presenta sul mercato interno ed estero. “Innovativi lo siamo da sempre, perché in caso contrario non ci saremmo potuti evolvere così tanto – conferma Picciolini –. Abbiamo seguito i principi cardine di Industria 4.0, introdotto in azienda macchine a controllo numerico e nel 2026 contiamo di diventare totalmente indipendenti e sostenibili da un punto di vista energetico con l’istallazione di un grande impianto a pannelli solari”.

DIVANO BLEND
Nel frattempo, la Pmi ternana ha intenzione di curare ancora di più quel mercato estero da dove viene per ora una piccola parte del fatturato complessivo. “L’Italia resterà sempre il core business del nostro impegno, ma comunque siamo già stati chiamati ad occuparci di alberghi di alto profilo in Francia, Inghilterra e Medio Oriente, quindi contiamo di sviluppare sicuramente al rialzo la presenza al di fuori dei confini nazionali”. Sforzo ulteriore che, con tutta probabilità, implicherà un ancora maggior ricorso – Horo-Divania, infatti, ha già un consistente numero di giovani impiegati tra ufficio tecnico e produzione – alla voglia di fare delle nuove generazioni che Sandro Picciolini sta monitorando nelle sue frequenti chiacchierate con studenti di un po’ tutte le età. “Oltre ad avere contatti con istituti tecnici, ultimamente sono venuti in azienda anche alunni delle elementari: a loro, in una delle più emozionanti giornate vissute qui da noi, ho spiegato chi è l’artigiano. Un altro esempio che fa capire come il lavoro in Horo-Divania sia ogni giorno diverso, formante e che qui non ci si annoia mai”.

INTERNO DELLO STABILIMENTO PRODUTTIVO – DIVISIONE MOBILI
Sul futuro prossimo, infine, le idee ai vertici aziendali di Horo-Divania non mancano di sicuro, anche se non hanno fretta di divulgarle scendendo nei particolari. “In genere ci piace portarle a termine e poi pubblicizzarle, ma, parlando in generale, si riferiscono ad ambiti commerciali e di incremento della produzione, ma anche alla scoperta di mercati e territori per noi ancora inesplorati”, conclude Anna Peppucci.

