
Risultato di un progetto di crescita portato avanti negli anni, CEG – tre milioni di euro di fatturato nel 2024 a fronte di 23 dipendenti – è un’azienda con sede a Trivento, in provincia di Campobasso, che, dopo varie evoluzioni, ha definitivamente trovato la propria strada nella distribuzione di prodotti non food nel perimetro commerciale di prossimità.
«Con tutta probabilità al momento siamo l’unica Sas in Italia a poter disporre di 100mila euro di capitale sociale, un obiettivo che siamo riusciti a centrare attraverso una serie di adeguamenti che, a partire dal 1997, ci hanno consentito di costruire, sulla scia del piccolo negozio di 70 metri quadri aperto al tempo da mia madre – spiega il socio e amministratore di CEG, Gianni Niro –. Oggi siamo una realtà molto più strutturata, in grado di distribuire a largo spettro: dai detersivi con il miglior rapporto qualità-prezzo ai casalinghi dei migliori brand italiani. Insomma, tutto quello che può servire in una casa: piatti, stendini, specchi, fino ad arrivare anche alla produzione di raffinate bomboniere per i nostri clienti».
Uno sviluppo progressivo che oggi deve però misurarsi con le nuove tecnologie, arrivate a cambiare le carte anche nel mercato di riferimento della PMI molisana. «Sì, con l’esigenza di dare ulteriore credibilità a ciò che facciamo abbiamo dovuto interfacciarci anche con l’intelligenza artificiale. Se in precedenza non ce n’era bisogno, ora le dinamiche commerciali impongono di tenere in grande considerazione, per esempio, gli algoritmi creditizi, il tutto nell’ottica di attrezzarci per rispondere alle problematiche sorte dal fatto che CEG non era sufficientemente capitalizzata rispetto ai volumi che generava».
Un lavoro di adeguamento ai flussi e alle richieste attuali che ha di fatto imposto all’azienda, con quartier generale a Trivento, di passare da un approccio prevalentemente commerciale a uno decisamente più imprenditoriale. «È stato un processo assolutamente necessario per attrezzarci, anche in corso d’opera, a rispondere prontamente alle mutate esigenze del mercato. Un’integrazione passata sia da un nuovo disegno della struttura d’impresa sia dalla revisione del format complessivo, modulandolo sul modus operandi della GDO».
CEG deve inoltre confrontarsi quotidianamente con le criticità legate all’operare in una zona d’Italia non densamente popolata, una condizione che si riflette inevitabilmente sulle scelte organizzative e logistiche adottate per coprire il territorio.
«Sin dagli albori dell’attività di famiglia l’aspetto demografico ha contato moltissimo nella nostra logistica, soprattutto da quando il Molise ha iniziato a spopolarsi a ritmi superiori alla media nazionale – conferma Niro –. È un problema tipico delle aree interne del Paese, di cui si finge di prendere coscienza ma per il quale, nella sostanza, le risposte sono pressoché inesistenti. Con i tagli ai servizi essenziali, come sanità e infrastrutture, la situazione sta diventando davvero insostenibile. Faccio un esempio: noi, che siamo all’altezza della statale 650 tra Tirreno e Adriatico, saremmo anche messi bene da un punto di vista logistico, ma il traffico elevatissimo e il fatto che le infrastrutture non siano in grado di reggerlo rendono tutto assai complicato. Per sintetizzare, ci sentiamo in qualche maniera “insulari”, pur trovandoci in un punto geografico strategico».
Dopo aver fatto sacrifici per oltre vent’anni pur di non fare affidamento su sostegni pubblici, Niro ha costruito da zero la propria proposta commerciale, raggiungendo gli obiettivi fissati all’avvio del progetto poi confluito in CEG.
«Uno sforzo di pianificazione che oggi ci consente di avere come clienti tipo le madri di famiglia nei negozi fisici, mentre nello shop online BtoB e, in prospettiva, BtoC, abbiamo iniziato a rivolgerci anche alla piccola popolazione turistica formatasi negli ultimi anni. Si iniziano infatti a vedere più vacanzieri rispetto al recente passato e l’idea forte è quella di creare un sistema capace di offrire un servizio dedicato in particolare ai ristoratori di zona. Nel frattempo, forniamo tovaglie di qualità a un ristorante stellato Michelin, ma offriamo anche detergenti, carta, contenitori monouso, bicchieri e stoviglie per catering e altri operatori. Al momento, nel BtoB possiamo vantare oltre 5.000 referenze gestite».
In chiave futura, infine, CEG punta a rafforzare ulteriormente la propria piattaforma di e-commerce con un progetto che avrà come elemento centrale la capacità di portare sul mercato offerte mirate e accattivanti. «Nella parte BtoB lo shop online è già operativo e nel 2026 contiamo di lanciare a pieno regime anche il BtoC. Servirà ovviamente un approccio differenziato tra le due proposte, soprattutto nella ricerca dell’assortimento ottimale. Giocheremo in prevalenza su offerte pensate per il web, inventandone sempre di nuove e originali», conclude Gianni Niro.

