A volte questi temi possono essere visti come mode passeggere oppure come impegni ai quali soltanto le grandi imprese possono fare fronte. In realtà, prima di intraprendere qualsiasi azione, occorre fare chiarezza su un aspetto fondamentale: quanto in azienda le persone sono percepite come un asset tangibile al pari degli altri? Solo una risposta sincera a tale interrogativo porterà ad iniziative fruttuose
All’insegna dei valori della solidarietà e dell’inclusione sociale, la cerimonia che si è tenuta l’11 novembre alla Terrazza Caffarelli ha sottolineato l’importanza della cultura e dell’arte come motori di cambiamento. Fra i riconoscimenti assegnati quello a Marco Paolini per la categoria Teatro e il Premio Speciale a Nico Acampora, fondatore dell’associazione PizzAut Onlus con la quale punta a sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sul tema dell’occupabilità delle persone autistiche
Disuguaglianze, guerre, cambiamento climatico. Gli anni che viviamo sono caratterizzati da crisi perduranti, che ostacolano lo sviluppo delle generazioni presenti e minano il futuro di quelle a venire. La cultura è un mezzo potente per sensibilizzare le coscienze e il Premio Anima, giunto alla XXIII edizione, intende fare la sua parte nel promuovere la sostenibilità a 360 gradi tra le imprese e l’opinione pubblica
La casa editrice fondata a Trento ormai più di 40 anni fa è un punto di riferimento per il mondo scolastico – e non solo – dove ha sempre cercato di trasferire le migliori novità in ambito didattico valorizzando l’esperienza sul campo dei docenti. A raccontarci questo percorso è il presidente Giorgio Dossi
Nel volume “She leads. La parità di genere nel futuro del lavoro” gli autori Stefano Cuzzilla e Andrea Catizone esplorano le modalità per diffondere una cultura aziendale più equa e inclusiva, proponendo best practice promosse da grandi aziende e ospitando le testimoninanze di alcune manager che hanno rotto il “soffitto di cristallo”
Creare un contesto nel quale ogni collaboratore riesca ad essere autentico e a sentirsi riconosciuto come persona per i contributi che può offrire, indipendentemente dalle caratteristiche personali, è un percorso che anche le aziende devono intraprendere. La pandemia ha fatto crescere l’attenzione sulle risorse umane e oggi comincia a diffondersi la convinzione che lo sviluppo non sia e non possa essere fine a sé stesso