La certificazione accreditata è il mezzo per definizione con cui un’organizzazione può dimostrare la conformità del suo sistema di gestione e dei suoi prodotti ai requisiti della norma per cui ha ottenuto la certificazione. Competitività delle imprese e qualità sono temi strettamente interconnessi.
La gestione dei processi, la prevenzione e il controllo dei rischi, ma anche la gestione dell’ambiente, rappresentano oggi per le imprese aspetti d’importanza sostanziale, perché direttamente connessi alla sostenibilità del business e quindi alla capacità di sopravvivenza dell’impresa stessa.
Innalzare la qualità di un prodotto, soprattutto in una fase recessiva come quella che il nostro Paese sta attraversando, può rappresentare un’importante leva per consolidare la capacità competitiva delle nostre imprese e divenire pertanto fattore concreto di sviluppo in un’ottica più ampia di politica industriale.
Per sostenere le imprese in questo compito, il sistema internazionale della normazione ha sviluppato standard gestionali volontari (Iso 9000, Iso 14000, Emas, etc.), sottoposti alle valutazioni di conformità alle stesse da parte di enti privati accreditati. Un ruolo importante lo svolgono quindi gli enti di normazione nazionali e internazionali, gli enti di accreditamento e gli organismi di certificazione e, naturalmente, le imprese.
Tale sistema potrebbe dare un indiscutibile apporto al miglioramento della competitività delle nostre imprese: circa 100mila aziende in Italia ogni anno, volontariamente, ricevono una verifica di un ente terzo accreditato, che le sprona a migliorarsi. In sintesi, per le nostre imprese, la globalizzazione dei mercati deve necessariamente portare a colmare le carenze organizzative, a migliorare continuamente la qualità dei prodotti e dei processi, ad accrescere sempre più la soddisfazione dei clienti, ad ottimizzare la logistica, ad eliminare tutte le possibili aree di inefficienza, ad essere credibili sul mercato.
In un’accezione più completa, la qualità si configura come uno strumento di gestione dell’impresa nel quale rientrano l’efficienza delle produzioni e la qualità della fornitura, ma anche la condivisione di valori, la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo.
Accanto alla cultura della qualità dei prodotti e dei processi, è pertanto aumentato l’impegno a produrre in maniera più responsabile sia nei confronti dell’ambiente, sia verso la salute e la sicurezza dei lavoratori. Al tempo stesso si rende sempre più necessario un riconoscimento da parte delle Pubbliche amministrazioni alle imprese che hanno dimostrato una maggiore responsabilità attraverso l’adesione a standard volontari, concedendo vantaggi e agevolazioni dal punto di vista amministrativo e della semplificazione dei controlli.
Sappiamo tutti quanto l’onere, i tempi e le attese di certi controlli e di certe autorizzazioni pesino sulla competitività delle imprese. La riduzione degli oneri burocratici viene considerata tra i possibili fattori di rilancio della produttività del sistema economico, alla stregua di un elemento di rilievo delle politiche industriali. Un ruolo importante lo possono giocare gli strumenti di incentivazione e le semplificazioni amministrative nei rapporti imprese/Pubblica amministrazione, ma anche le Regioni, le associazioni industriali, che possono incidere in modo significativo per sostenere la qualità e quindi la competitività delle nostre imprese. Il sistema produttivo ha bisogno di continuare a crescere in qualità e di snellire la burocrazia ridondante, per favorire una ripresa della crescita del Paese.
Ma se sul fronte della semplificazione degli adempimenti sono stati numerosi gli interventi del legislatore, sul tema dei controlli non si può dire altrettanto.Con la Legge numero 133/08 si è avuta una reale novità legislativa, con la quale gli operatori economici hanno ravvisato potenzialità concrete per rendere meno pesante l’avvio e l’esercizio dell’impresa e valorizzare la certificazione ai fini della dimostrazione dell’adempimento degli obblighi legislativi.
I decreti attuativi cui la normativa ha di volta in volta rimandato hanno rappresentato vari tentativi di attuare una strategia di semplificazione, che però è rimasta solo “sulla carta” a causa della loro mancata adozione.
Le misure di semplificazione amministrativa, che riconoscono la certificazione sotto accreditamento come fattore di riduzione del rischio di adempimento del soggetto certificato, ne aumentano il valore aggiunto, poiché la certificazione accreditata può permettere una riduzione della frequenza e profondità dei controlli della Pubblica amministrazione, può essere premiante nelle decisioni ovvero per la concessione delle agevolazioni, può rispondere alle richieste dei propri interlocutori economici ed istituzionali.
Le imprese con certificazione volontaria rilasciata sotto accreditamento rappresentano imprese a basso rischio perché conformi a requisiti essenziali fissati dalla normativa. Snellire i controlli per questo tipo di imprese significa, dunque, eleggere un sistema premiante, che differenzia le aziende virtuose da quelle che non rispettano le norme, premiando le prime e concentrando i controlli sulle seconde.
In una strategia di better regulation, mirata a ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese, la certificazione accreditata rappresenta uno strumento indispensabile di distinzione e selezione, diventando un fattore strutturale nella crescita qualitativa del sistema produttivo italiano
Le certificazioni sono prodotti e come tali, per raggiungere una diffusione nel mercato, hanno bisogno di condizioni favorevoli al loro sviluppo. Una offerta convincente, una domanda informata in grado di apprezzare la proposta, un contesto culturale maturo e in molti casi l’esistenza di regole chiare e controlli efficaci.
Resta, dunque, ancora da operare su diversi fronti: alfabetizzazione dei consumatori finali e delle aziende, potenziamento delle competenze degli organismi di certificazione, rafforzamento delle iniziative pubbliche, miglioramento degli standard di certificazione esistenti e creazione di standard dedicati a settori che oggi ne sono orfani. Anche attraverso queste operazioni le certificazioni possono ambire ad una maggiore diffusione, diventando un fattore strutturale nella crescita qualitativa del sistema produttivo italiano.
La certificazione accreditata è il mezzo per definizione con cui un’organizzazione può dimostrare la conformità del suo sistema di gestione e dei suoi prodotti ai requisiti della norma per cui ha ottenuto la certificazione. Competitività delle imprese e qualità sono temi strettamente interconnessi. La gestione dei processi, la prevenzione e il controllo dei rischi, ma…