Con l’entrata in vigore, nel 2022, del Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, le imprese hanno l’obbligo di adottare adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili con l’obiettivo di intervenire tempestivamente su situazioni di potenziale criticità. A questi adempimenti sono soggette anche le imprese più piccole, con le dovute proporzioni e modalità. Abbiamo fatto il punto
Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza si occupa degli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, mentre il decreto legislativo 231/2001 fa esplicito riferimento ai cosiddetti modelli di organizzazione, gestione e controllo. Due disposizioni di legge che intendono proteggere l’impresa da minacce e cattive pratiche. Ne parliamo nella tredicesima puntata della rubrica “L’Impresa post Covid – Leadership e management per la nuova normalità”
Occorre dotarsi di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, che, insieme alla possibilità di rilevare l’equilibrio economico e finanziario dell’impresa, sia in grado di monitorare aspetti più generali che, se trascurati, potrebbero concorrere all’insorgere di una condizione di difficoltà. Ne parliamo nell’undicesima puntata della rubrica “L’Impresa post Covid – Leadership e management per la nuova normalità”
La nuova normativa sulla crisi d’impresa non va intesa come un mero adempimento burocratico, bensì come uno strumento per diffondere la cultura dell’autodiagnosi, stimolando le aziende ad adottare quegli assetti organizzativi, amministrativi e contabili che possano rilevare con costanza l’equilibrio economico e finanziario della società medesima. Ne parliamo nella decima puntata della rubrica “L’Impresa post Covid – Leadership e management per la nuova normalità”
Il quesito è tornato di grande attualità, non solo fra giuristi ed esperti, con il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, che introduce sistemi di allerta – con obblighi interni ed esterni – per diagnosticare in anticipo situazioni potenzialmente critiche. Ma il concetto sotteso a questa impostazione è che l’azienda possa essere “sottratta” all’imprenditore quando questi non reagisce con tempestività. Con tutte le complicazioni e i rischi che ciò comporta