Prorettore per la ricerca all’Università Luiss Guido Carli di Roma e direttore della Rivista di Politica Economica
L’andamento positivo delle esportazioni si conferma, insieme al risparmio privato, uno dei pilastri della nostra economia. In particolare, negli ultimi due anni i migliori risultati si sono registrati per i beni industriali diretti in India e negli Stati Uniti. Si tratta di mercati con una popolazione giovane, nel primo caso, e molto dinamici, nel secondo. È un aspetto da tenere a mente nella messa a punto delle strategie industriali
Nelle scorse settimane sono arrivate rassicurazioni dal ministero delle Imprese e del Made in Italy circa la pubblicazione entro il mese di giugno. Nel frattempo gli ordini delle imprese che producono beni strumentali si mantengono bassi e, più in generale, la crescita della produttività delle aziende italiane resta frenata. Anche in Europa diversi fattori rischiano di determinare una involuzione degli investimenti
Le classi dirigenti dovrebbero concentrarsi sui punti di forza invece che su aspetti ideologici che esasperano le fragilità del continente. L’Europa deve rafforzare il Mercato Unico e favorire la crescita di imprese di dimensioni sufficienti da poter competere con quelle americane o cinesi. La Transizione 5.0 può aiutare in questa direzione, ma – in assenza di eurobond – i paesi dovranno sostenere singolarmente gli investimenti privati
In Italia nei primi vent’anni di questo secolo la produttività del lavoro è cresciuta in media solo dello 0,2% all’anno, il valore più basso nel confronto con Germania, Francia e Spagna. A pesare è l’inefficienza della Pubblica amministrazione e della giustizia civile, oltre alle ridotte dimensioni delle nostre imprese. Serve un cambio di passo, come quello intrapreso dalla manifattura anche grazie ai provvedimenti di Industria 4.0
Difesa e aerospazio sono i settori in cui l’Europa prova a consolidare un modello industriale compatto superando gli antagonismi. E con le nuove norme antidumping più forza nel tutelare la propria manifattura
Per sostenere la ripresa in questa fase quel che conta di più è la qualità dei segnali e delle tendenze che la politica economica in Italia e in Europa trasmette