Il governo di Addis Abeba ha attuato diverse riforme per incoraggiare gli investimenti dall’estero. L’Italia può contare su una partnership privilegiata, frutto delle storiche relazioni con il paese e di una trentennale collaborazione sui progetti di cooperazione allo sviluppo
Considerato uno dei paesi più importanti dell’Africa, l’Etiopia ha intrapreso da tempo un percorso di sviluppo e offre opportunità in vari settori. Lo dimostrano le positive esperienze delle aziende italiane Saer Elettropompe e Gruppo Carvico, che saranno ospiti il 23 giugno a Roma del Business Forum Italia – Etiopia, organizzato da Confindustria Assafrica & Mediterraneo
Questa piccola impresa di Ascoli Piceno deve il proprio successo al fatto di non aver disperso il bagaglio di conoscenza ed esperienza maturato dagli attuali dipendenti in una precedente attività. Emanuele Palmarini, insieme con il fratello Cesare, ha ricreato un gruppo di persone “valido e affiatato” e oggi progettano e costruiscono macchinari per lavanderie industriali venduti in tutto il mondo. Dove i concorrenti si contano sulle dita di una mano
Consolidata realtà nel settore dei prodotti dermatologici, l’azienda di Pomezia vanta una lunga storia e una grande competenza nel campo della ricerca. Nei prossimi anni punta ad accrescere le esportazioni e a stabilire nuove partnership internazionali, come ci racconta il vice presidente esecutivo Luciano Ragno, che chiede politiche diverse dallo Stato per supportare gli investimenti in settori tecnologicamente avanzati
Carte di credito ma anche bancomat, tessere fedeltà o da gioco. Sono alcuni dei prodotti realizzati con il Pvc dell’azienda di Castiglione Olona, in provincia di Varese, che serve le multinazionali attive nel settore, ma anche nella sicurezza e nell’aerospazio. Ordini che per il 95% hanno destinazione estera, arrivando fino al Sud America e alla Nuova Zelanda, come racconta l’amministratore unico Massimo Francalanci
Appuntamento il 23 giugno a Roma per il Business Forum Italia – Etiopia, un’occasione per conoscere le caratteristiche di un paese strategico nel Corno d’Africa. Il piano decennale di sviluppo lanciato dal governo etiope apre la strada alla collaborazione con il settore privato locale, interessato al modello di impresa italiano
Presentato a Roma lo studio “Sport e impresa: una partnership vincente” realizzato dalla Luiss Guido Carli, che mette a fuoco il peso della filiera industriale dello sport nel nostro Paese. Qualità come “chiave per svettare in un contesto sempre più competitivo”, ha ricordato la vice presidente di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello. Nel rapporto viene inoltre stimato l’effetto che produrranno le Olimpiadi Milano-Cortina 2026: quasi 3 miliardi di euro e circa “13mila nuove unità di lavoro”
C’è l’olio d’oliva, ma anche le vinacce di Primitivo e Negramaro e presto ci sarà anche la carota di Polignano. Sono le materie alla base delle preparazioni cosmetiche dell’azienda di Putignano guidata da Maria Antonietta Plantone. Nel suo racconto l’entusiasmo per il proprio lavoro, ma anche le difficoltà del momento con i mercati esteri bloccati a causa del conflitto in Ucraina e degli strascichi della pandemia. Si spera in una ripartenza al Cosmoprof di Bologna
E adesso questa strategia protegge l’impresa di Pastorano, in provincia di Caserta, anche dagli effetti della guerra in Ucraina. Giuseppe Valletti, export manager, racconta l’evoluzione dell’azienda di famiglia, attiva fin dagli anni Settanta nel recupero di abbigliamento usato. Tra gli ultimi investimenti, un nuovo macchinario che consentirà di assumere altro personale
Presentato a Roma il primo rapporto “L’Italia delle fiere internazionali”, realizzato dai centri studi di Fondazione Fiera Milano e Confindustria in collaborazione con CFI – Comitato Fiere Industria. A confronto i sistemi di quattro paesi europei: Italia, Germania, Francia e Spagna. Per il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che ha chiuso i lavori, le fiere non sono solo “il cuore pulsante dell’economia”, ma anche “il cuore che ha guardato molto al sociale” durante la pandemia