Il rapporto fra mercato e intervento pubblico è entrato in una fase nuova. Non è una tendenza soltanto italiana, ma globale. Se l’Europa non sarà capace di adottare una politica industriale coordinata, corre il rischio di produrre una competizione distorta fra i singoli Stati. Se ne parla nell’ultimo numero della Rivista di Politica Economica
Nel suo quinto Discorso sullo Stato dell’Unione la presidente della Commissione ha sollecitato gli europei ad agire insieme per proteggere le democrazie e i valori che esse incarnano. Il tema della difesa assume un peso maggiore rispetto al passato: annunciata la presentazione di una “Roadmap for European Defence Readiness”
Progettato per aiutare imprese, enti e associazioni a comprendere e sviluppare il potenziale export, il nuovo portale interattivo consente di analizzare con precisione mercati, prodotti e concorrenti. Paesi emergenti e paesi avanzati mettono di fronte a sfide differenti, sulle quali pesa anche la complessiva incertezza geopolitica. Ma il successo dell’Italia dipenderà anche dalle scelte di policy volte a rafforzare la capacità produttiva del Paese
Rischio? Opportunità? I due estremi convivono ogni volta che si affronta questo tema, quasi a riproporre un novello scontro fra apocalittici e integrati. In realtà l’IA è una materia molto complessa, ricca di aspetti inediti mai affrontati prima. La Rivista di Politica Economica le dedica un numero monografico, di cui parliamo con Stefano Manzocchi, prorettore per la ricerca e la terza missione all’Università Luiss Guido Carli e direttore della pubblicazione
I provvedimenti firmati dal presidente americano subito dopo il giuramento del 20 gennaio confermano le preoccupazioni di molti analisti. Le principali questioni sono state messe in luce nel corso di un panel organizzato recentemente dal Centre for European Policy Studies a Bruxelles