L’azienda elettronica di Castelfidardo specializzata nella produzione di trasformatori e moduli di alimentazione ha più volte cambiato target di mercato nel corso della sua esistenza e oggi, grazie alle quattro business unit e all’apertura di due sedi all’estero – in Cina e in Tunisia – è fra le imprese che meno hanno risentito dell’impatto della pandemia. A raccontarci questo percorso è il direttore generale Michele Palmieri
Nata alla fine dell’Ottocento, l’azienda vinicola pescarese oggi si avvale dei più moderni sistemi di produzione e vanta una lunga presenza nel mercato degli Stati Uniti. Lo scorso anno ha aderito al progetto Prosit e insieme con un gruppo di cantine del territorio si impegna per la promozione del vino italiano di fascia alta all’estero, come racconta la presidente Stefania Bosco
Specializzata nello stampaggio di articoli in plastica destinati al settore della diagnostica, questa piccola impresa della provincia di Venezia ha fatto del benessere psicofisico dei propri dipendenti una missione con un pacchetto di attività di prevenzione e screening gratuiti. Dalla fine di agosto si aggiungeranno anche sessioni personalizzate di fisioterapia. Ce ne parla l’Ad Enzo Bonato, che punta molto sul rapporto con il territorio
Sviluppare tecnologie green da applicare nei settori più vari e ripensare la progettazione dei beni per facilitare il loro aggiornamento e riuso. Sono alcune delle sfide cui è chiamata l’industria per ridurre il proprio impatto ambientale. Il nostro Paese, insieme con la Germania, è tra i più virtuosi in Europa, ma il cambiamento deve essere ampio e condiviso a livello globale. Una riflessione tratta dall’ultimo numero della Rivista di Politica Economica
Esempio di quel “bello e ben fatto” che piace all’estero, la Pmi Voltan vanta oltre un secolo di storia. Dagli anni Settanta produce esclusivamente collezioni di alta gamma per donna, esportate in Europa e non solo. L’Ad Emanuele Voltan, quarta generazione, punta a investire nell’e-commerce da dove “durante la pandemia sono arrivate risposte molto positive in termini di vendite”
Si è concluso il concorso nazionale lanciato dalla Piccola Industria di Confindustria Centro Adriatico e rivolto agli allievi delle scuole superiori. I progetti premiati si distinguono per il mix di innovazione e concretezza unito alle capacità gestionali che gli studenti hanno dimostrato nell’elaborazione dei business plan. Il presidente Fabrizio Luciani: “Non possiamo fare a meno delle nuove generazioni”
La Pmi di Moggio Udinese realizza una carta sottilissima – appena 12 micron – riciclabile e compostabile per uso alimentare. Vi è arrivata dopo investimenti considerevoli, guadagnandosi la fiducia degli istituti di credito. Lo sviluppo di prodotti alternativi alla plastica è l’obiettivo del presidente Carlo Tavella, che punta molto sui biopolimeri sintetizzati in azienda
Da una gestione quasi artigianale a un profilo compiutamente industriale. È questo il passaggio fatto dall’azienda del viterbese, specializzata nella realizzazione di impianti per l’energia da fonte solare, che a dicembre scorso ha scelto di quotarsi. Ce ne parla l’Ad Alfredo Balletti, che racconta anche di un profondo legame con il territorio e una politica molto attenta ai dipendenti
Al convegno di Assisi gli industriali di Umbria, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo hanno spiegato l’importanza delle Pmi per il tessuto economico italiano, sottolineando la capacità di operare in armonia con il territorio e le comunità. Per il presidente di Piccola Industria Carlo Robiglio, che ha concluso i lavori, “la sostenibilità è fondamentale per la continuità e la crescita delle imprese”
Specializzata nella trasformazione di materie plastiche per il settore idraulico, l’’azienda ha sempre investito in innovazione arrivando a produrre in proprio i componenti non reperibili sul mercato. Più recente la partecipazione a un progetto che utilizza le microalghe per smaltire l’anidride carbonica prodotta dalle aziende, come ci racconta il direttore generale Miriam Pace