Il caso di questa piccola impresa marchigiana della provincia di Pesaro Urbino dimostra una grande flessibilità. Dopo aver scelto di lavorare solo per committenti qualificati, rinunciando a un proprio marchio, l’azienda guidata da Oliviero Battaglini ha ridotto la produzione ma allo stesso tempo ha avviato l’attività come contract in Veneto ed Albania. E oggi, grazie alla collaborazione con professionisti dell’interior design, punta a diversificare le forniture nell’ambito dell’hotellerie internazionale
Ammonta a sette milioni il plafond disponibile per finanziare progetti di formazione del management. Confermata la possibilità di presentare piani aggregati, che coinvolgano da tre a sei imprese, anche di settori e territori differenti. Cinque i temi chiave: sostenibilità, transizione digitale, gestione dei rischi e delle crisi, competenze per il cambiamento e gestione dei talenti. Le domande vanno presentate entro il 16 giugno
Con questa iniziativa RetImpresa vuole ampliare la platea dei potenziali fruitori dello strumento creato per fare incontrare la domanda e l’offerta di innovazione. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Miami Scientific Italian Community, si aprono opportunità anche sul mercato statunitense, come spiega il presidente Fabio De Furia
Il rincaro delle materie prime e l’aumento della bolletta elettrica complicano la vita a molte aziende, ma questa piccola realtà della provincia di Vercelli, nata nella prima metà del Novecento e specializzata nello stampaggio di materie plastiche, affronta la difficile congiuntura, aggravata dai venti di guerra, con investimenti sull’innovazione di prodotto e valorizzando la collaborazione con altre imprese. La nostra intervista all’Ad Giorgio Baldini
Da trent’anni Piergiovanni Vitalini, fondatore e amministratore unico dell’azienda di Colli al Metauro, custodisce e rinnova lavorazioni antiche nel settore tessile e nel tempo si è guadagnato l’attenzione di importanti marchi francesi e inglesi, oltre che del mercato italiano. Oggi è alle prese con il rincaro – e i ritardi nelle consegne – delle materie prime, ma nonostante ciò l’imprenditore trova il tempo di coltivare il dialogo con le nuove generazioni incontrando i giovani nelle scuole
L’aggressione militare della Russia ai danni dell’Ucraina riporta la guerra in Europa dopo decenni di relativa pace e stabilità. Le conseguenze economiche e sociali sono enormi e faranno sentire i loro effetti per molti anni a venire. Fra i nodi a venire al pettine vi sono anche le mancate scelte in fatto di politica energetica
L’azienda sarda ha iniziato nel settore dell’oil & gas realizzando costruzioni metalliche e metalmeccaniche destinate a piattaforme onshore e offshore. Con la crisi nel 2015 ha virato verso la carpenteria navale, scelta che ha consentito di mantenere tutto il personale. Oggi l’amministratore unico Luciano Balloi affronta il caro energia e materie prime, con prezzi che aumentano a commesse già definite. Un esempio è il ferro: “Se lo rifiutiamo non ce lo rimandano più”
Attiva nel settore dei sistemi di comunicazione satellitare, la Pmi di Pedara, in provincia di Catania, si è guadagnata un posto di tutto rispetto nel rapporto con grandi committenti del calibro di Eutelsat, Agenzia spaziale italiana e Agenzia spaziale europea. Merito di un gruppo affiatato di ingegneri, frutto anche della collaborazione con l’ateneo di Catania. Purtroppo l’impatto del conflitto in Ucraina sta rallentando alcuni progetti, come ci racconta il fondatore e Ad Concetto Squadrito
C’è l’olio d’oliva, ma anche le vinacce di Primitivo e Negramaro e presto ci sarà anche la carota di Polignano. Sono le materie alla base delle preparazioni cosmetiche dell’azienda di Putignano guidata da Maria Antonietta Plantone. Nel suo racconto l’entusiasmo per il proprio lavoro, ma anche le difficoltà del momento con i mercati esteri bloccati a causa del conflitto in Ucraina e degli strascichi della pandemia. Si spera in una ripartenza al Cosmoprof di Bologna
E adesso questa strategia protegge l’impresa di Pastorano, in provincia di Caserta, anche dagli effetti della guerra in Ucraina. Giuseppe Valletti, export manager, racconta l’evoluzione dell’azienda di famiglia, attiva fin dagli anni Settanta nel recupero di abbigliamento usato. Tra gli ultimi investimenti, un nuovo macchinario che consentirà di assumere altro personale