Imprenditori e manager hanno a disposizione tre strategie per integrare lo strumento in modo efficace e responsabile: Plug-and-Play, Interventi Architetturali e Iniziative di Mercato. Lo spiega un recente studio realizzato nell’ambito della Vodafone Chair in Cybersecurity and Digital Transformation della Luiss in collaborazione con Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici. Se ne parla nell’ultimo numero della Rivista di Politica Economica
Il programma presentato a fine gennaio dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen detta la linea sulle priorità per i prossimi cinque anni. Diverse le iniziative mirate per le realtà più piccole, a partire dalla proposta di abbassare l’obbligo di rendicontazione del 35%, così come di istituire un 28° regime giuridico differente e semplificato per le aziende innovative come startup e scale-up
Attiva nel campo della diffusione internet in banda larga tramite tecnologia wireless, l’azienda di Foggia offre i propri servizi a un’ampia platea di clienti distribuita anche al nord Italia e composta in prevalenza da multinazionali e fondi di investimento. Con Smart Agricolture, inoltre, supportano le piccole imprese nel monitoraggio delle colture raggiungendo zone ancora non coperte dalla connessione veloce. Ci racconta tutto l’amministratore unico Gianluca Chiariello
Gli aromi e le fragranze che vengono messi a punto nei laboratori della siciliana L.R. Flavours & Fragrances Industries rispondono alle esigenze di imprese attive nei settori più diversi: alimentare, cosmetico, nutraceutico. Un bagaglio di competenze corposo che, nonostante il supporto di macchinari evoluti, non può fare a meno dell’intervento umano, come ci racconta l’imprenditore Luca Raimondo
Con tre tipi di assessment disponibili, una rete di esperti attiva in 17 Digital Innovation Hub in tutto il paese e i contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Mimit, lo strumento coordinato da Sistemi Formativi Confindustria rappresenta un solido punto di riferimento per le imprese che vogliono intraprendere un percorso di innovazione tecnologica. Attiva anche una newsletter per restare aggiornati sulle iniziative
Le Pmi spesso non dispongono delle risorse tecniche ed economiche per tutelare la propria sicurezza informatica. L’IA viene loro in aiuto, a patto di investire anche in programmi di formazione per i propri dipendenti. È uno degli aspetti esaminati nell’ultimo numero della Rivista di Politica Economica, dove si parla anche del nuovo progetto PACY sviluppato dall’Università Campus Bio-Medico di Roma pensando alle Pmi
Sarà Casa Marcegaglia, a Gazoldo degli Ippoliti, nel mantovano, a ospitare il secondo appuntamento dedicato alle sinergie tra Pmi e grandi imprese, organizzato in collaborazione con la Piccola Industria di Confindustria Lombardia. Per il vice presidente con delega alle Filiere Mirko Bragagnolo bisogna fare emergere “la necessaria collaborazione tra capo-filiera e Pmi come attori di un unico ecosistema”
Rivedere profondamente le normative che riguardano le imprese. È quanto hanno chiesto in una lettera congiunta i rappresentanti delle organizzazioni industriali di Francia, Germania e Italia, i principali paesi manifatturieri del continente europeo. In vista del pacchetto Omnibus Semplificazione atteso a fine febbraio hanno voluto ribadire l’urgenza della questione. Senza interventi, a rischio la competitività
Attiva nel campo della purificazione di generi alimentari, chimici e farmaceutici, la Pmi spezzina ha fatto della sostenibilità ambientale la propria bussola e sta testando carboni vegetali che possano sostituire la grafite nella produzione delle batterie elettriche. È quanto ci ha raccontato Fabio Gasparini, fondatore e amministratore dell’azienda ligure, capace di reggere la concorrenza anche di multinazionali del settore, grazie un’organizzazione snella e in grado di rispondere con velocità
Il documento, frutto di una consultazione condotta dall’associazione delle imprese europee, sarà utilizzato in vista della pubblicazione del Pacchetto Omnibus Semplificazione da parte della Commissione europea. La burocrazia resta per il 55% delle Pmi il principale fattore limitante