Le imprese devono essere messe nelle condizioni di valorizzare le risorse del Pnrr, che rappresenta il più grande pacchetto di aiuti mai visto dopo il piano Marshall del secondo dopoguerra. Ora le criticità si concentrano nei tempi di realizzazione degli investimenti, nonché nella rendicontazione finale degli stessi. Ce la faremo a non perdere questa occasione?
Piccola Industria conclude il 2023 forte dei buoni risultati del Pmi Day, che per la quattordicesima edizione sfiora la cifra record di 50mila partecipanti. Al contempo il dibattito sui temi caldi non si ferma e su questo numero approfondiamo le sfide per le Pmi tra il lavoro che cambia e un mondo sempre più instabile
I problemi sono noti ma forse, come Paese, non stiamo lavorando abbastanza sulle soluzioni. Se ne discuterà l’11 novembre a Pavia, in occasione del Forum di Piccola Industria, che è dedicato quest’anno al tema “Competenze per le transizioni”
Nei prossimi anni la filiera dell’automotive cambierà insieme alle competenze richieste: uno sforzo titanico ma necessario, come spieghiamo nel primo piano del numero di luglio, che ospita un approfondimento su uno dei settori più importanti dell’industria italiana. Ma le priorità non sono finite, perché i progetti del Pnrr vanno condotti in porto e al tempo stesso gli investimenti delle imprese non devono andare in stand by
Servono misure che incoraggino la crescita dimensionale delle imprese superando ogni approccio ideologico. E a proposito del superamento del reddito di cittadinanza occorre ribadire l’importanza della riqualificazione e formazione dei lavoratori per consentire loro di ricollocarsi sul mercato
Dobbiamo essere coraggiosi e lungimiranti: il governo tagli il cuneo fiscale. E per promuovere la sostenibilità occorrono misure sull’esempio di Industria 4.0
I nostri competitor sono gli Stati Uniti e la Cina, che, pur avendo sistemi politici ed economici molto diversi tra loro, sono entrambi più veloci rispetto all’Unione europea. Non dobbiamo dividerci, ma portare avanti una visione unitaria perché i sistemi produttivi del Vecchio Continente sono fortemente interdipendenti
Bellezza e ambiente sono i temi che orientano le scelte dei nostri ragazzi e l’ultima edizione del Pmi Day lo ha dimostrato. Gli imprenditori devono tenere presenti le loro istanze se vogliono restare attrattivi agli occhi delle nuove generazioni. L’editoriale del numero di dicembre
Non c’è più tempo per i particolarismi. Bisogna affrontare i problemi senza miopia ideologica. Davanti a noi c’è un quadro drammatico: per le nostre imprese, non solo quelle energivore, l’aumento dei costi ha raggiunto livelli insostenibili. Chi chiude lo stabilimento lo fa non per mancanza di ordini, ma per l’impossibilità di pagare le bollette
Nonostante la gravità delle crisi in corso – energia, inflazione, guerra e pandemia – si è discusso poco di politiche e soluzioni per tenere in piedi il sistema produttivo del Paese. In tema di lavoro i maggiori richiami sono arrivati dal presidente Carlo Bonomi, che ha chiesto di abbandonare la ricetta dei sussidi, e da Papa Francesco, che all’Assemblea di Confindustria ha invitato gli imprenditori a creare occupazione per i giovani