Specializzata nella produzione di manufatti in cemento precompresso destinati alle costruzioni civili e industriali, l’azienda pugliese raccoglie i frutti di trent’anni di lavoro e vive un momento positivo grazie anche al superbonus. Qualche criticità con il rincaro dell’energia elettrica, che ha costretto a ritoccare i prezzi finali. Ne abbiamo parlato con Alessio Nisi, rappresentante della seconda generazione, che ci racconta anche il forte impegno nel riuso delle materie prime e nella ricerca di nuovi materiali
Il presidente di Confindustria Sicilia parla a nome delle otto Confindustrie regionali del Mezzogiorno e ribadisce l’assoluta gravità della situazione. Un appello che segue di pochi giorni il grido lanciato dalle associazioni imprenditoriali del Nord. “Sempre più imprenditori sono costretti a interrompere la produzione perché schiacciati dagli extracosti energetici – dichiara –. E per ogni impresa che si ferma una filiera si indebolisce”
Potrebbero ammontare a più di 40 miliardi di euro gli extra-costi sostenuti dalle imprese per far fronte all’aumento dei costi energetici del 2022. A denunciarlo sono stati i presidenti di quattro associazioni imprenditoriali del Nord – Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto – che nei giorni scorsi hanno incontrato insieme gli assessori allo sviluppo economico regionali. “Rischio deindustrializzazione e minaccia alla sicurezza nazionale”
Si susseguono le segnalazioni delle aziende del territorio sugli aumenti spropositati delle bollette elettriche. Una condizione diventata ormai insostenibile, che sta spingendo diversi imprenditori a non riaprire gli stabilimenti dopo la pausa estiva. A denunciare la situazione è il presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese Roberto Grassi, che rilancia il pacchetto di proposte avanzato da Confindustria
Proseguono gli scontri militari in Ucraina. Pochi passi avanti in ambito diplomatico. Federico Petroni, consigliere redazionale di Limes e coordinatore didattico della scuola omonima, spiega perché dobbiamo prepararci a un inverno difficile e quali fattori impediscono ai paesi europei di imprimere una svolta
Il via libera allo status di paese candidato per l’Ucraina rappresenta un passaggio storico e al contempo un messaggio eloquente alla Russia. Tuttavia, il cambio nei processi di governance, attualmente non in agenda, potrebbe richiedere moltissimo tempo. Intanto l’approvvigionamento del grano e quello energetico restano le questioni più urgenti da risolvere. Sulle modalità i paesi sono divisi
L’industria degli pneumatici è il primo mercato di sbocco per questa piccola ma combattiva azienda genovese specializzata nella produzione di ossido di zinco, che anni fa ha deciso di rivolgersi anche ai settori del vetro, ceramica e vernici. Una scelta vincente, che ha protetto dal calo del mercato automotive durante la pandemia, come racconta l’Ad Giancarlo Durante, oggi alle prese con le conseguenze del conflitto in Ucraina
Si è trattato di un vertice di transizione in attesa di decisioni più operative. L’accordo politico sul sesto pacchetto di sanzioni è stato raggiunto inserendo deroghe significative per Ungheria e Germania. Appello alla Russia affinché sblocchi i porti ucraini per far partire le derrate alimentari ed evitare una crisi su larga scala. Nel frattempo, la proposta italiana di porre un tetto al prezzo del gas sarà esaminata dalla Commissione. Prossimo vertice il 23 e 24 giugno
Punto di riferimento per importanti brand per la realizzazione di fragranze, questa Pmi della provincia veneziana mantiene da sempre uno stretto legame con la città della laguna. Alle prese con le conseguenze del caro energia, l’impresa non ha invece subìto quelli dei noli marittimi avendo trasferito da qualche anno la produzione della componentistica in Europa. I progetti per il futuro non mancano, come racconta il direttore generale Marco Vidal
Più di mille gli imprenditori che hanno partecipato all’Assemblea di Unindustria, che si è svolta il 28 aprile a Roma, al Teatro dell’Opera, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il presidente degli industriali del Lazio ha sottolineato come il Paese paghi anni di mancate scelte su energia, industria e lavoro. Adesso bisogna reagire velocemente e serve un nuovo approccio anche con i sindacati