Quello della Pmi nata a Pontecagnano Faiano negli anni Sessanta è stato un percorso all’insegna della crescita, ottenuta attraverso acquisizioni, attenzione alle produzioni biologiche e investimenti in innovazione. Maria D’Amico, marketing e sustainability manager, ha un obiettivo: aumentare le esportazioni, diffondendo in modo ancora più capillare la cultura italiana del cibo
Sostenibilità, innovazione e made in Italy sono le aree tematiche delle opportunità di matching messe a disposizione dai soci di RetImpresa sulla piattaforma Registry. L’obiettivo è fare incontrare domanda e offerta, mettendo in contatto Pmi, startup, aziende capo filiera e associazioni. Il 14 giugno, a Roma, si terrà la presentazione dei progetti
Tessuti da sogno, preziosi, capaci di evocare atmosfere raffinate. La produzione della storica azienda veneziana spazia dal residenziale, che ha conosciuto nuova fortuna nell’immediato post Covid-19, all’hotellerie e al retail, attualmente in grande ripresa. Con l’80% di export non c’è continente che non sia stato raggiunto, ci racconta l’ad Andrea Favaretto Rubelli, che nel frattempo porta avanti la ricerca per ottenere filati sempre più sostenibili
Per realizzare le proprie collezioni numerosi brand del lusso si affidano alla sapienza artigianale di questa Pmi di Fossò, a pochi chilometri dal capoluogo veneto. Il titolare Daniele Salmaso racconta come oggi, più che in passato, il mercato sia suscettibile a molteplici oscillazioni. Resta prioritario, poi, assicurare il turnover dei prossimi anni, facendo comprendere ai giovani le soddisfazioni che può dare lavorare in questo settore
È decisamente votata all’export, giunto a quota 75% della produzione, l’azione di questa Pmi con base a Cessalto, nel trevigiano. Specializzata nella progettazione e produzione di lavanderie industriali e alberghiere, l’azienda si è affermata come partner affidabile e attento al risparmio di acqua ed energia. Tra gli aspetti di cui l’Ad Alessia Miotto va più fiera, c’è una “versatilità sopra la media”, come ci racconta in questa intervista
Nata a Crotone come bottega artigiana all’inizio degli anni Sessanta, l’azienda orafa si è affermata grazie a creazioni artistiche d’ispirazione classica e mediterranea alle quali ha saputo aggiungere nel tempo anche prodotti estrosi e innovativi. A guidarla è Viviana Sacco, rappresentante della seconda generazione insieme ai fratelli Antonio e Andrea. I progetti per il futuro non mancano e altrettanto chiare sono le idee sull’evoluzione del mestiere, come ci racconta in questa intervista
Da Montelabbate, in provincia di Pesaro Urbino, arriva una storia di coraggio e grande intraprendenza. Annalisa Pazzaglia, presidente di questa Pmi specializzata in arredamento per cucine e living, spiega le scelte che hanno contributo alla crescita dell’azienda, oggi conosciuta anche sui mercati internazionali. Il filo diretto con i rivenditori è da sempre un must, fondamentale per interpretare il cambiamento del gusto
Attiva da 20 anni come contoterzista, la Pmi ligure ha deciso di investire sull’acquisizione di altri brand. Non solo, sta portando avanti uno studio sulle microalghe per la messa a punto di nuovi prodotti e investendo in macchinari più performanti. Obiettivo? Esaudire le richieste di una clientela sempre più esigente, che negli ultimi tempi ha cominciato a richiedere anche prodotti per la cura degli animali, come ci racconta l’amministratore e direttore tecnico Ivan La Manna
La Pmi pugliese specializzata nel confezionamento di pantaloni oggi realizza quasi il 70% del fatturato grazie all’export e dei circa 280mila capi prodotti ogni anno oltre la metà reca il marchio dell’azienda. Dopo un forte incremento nei paesi balcanici il direttore vendite Angelo Fumarola punta a Francia, Germania e Spagna, che presentano margini di crescita. Ma in questo percorso non mancano criticità legate ai costi dei tessuti e a una stagionalità sempre più incerta
In 50 anni di attività l’azienda della provincia padovana ha costruito una solida reputazione, basata su competenze costantemente aggiornate nel campo della meccanica e non solo. Oggi le sue lavorazioni sono richieste nei settori più disparati e circa l’80% delle commesse proviene dall’estero. Cinzia Mazzon, titolare insieme al fratello Massimo, porta avanti questo impegno e continua a investire in formazione