L’entusiasmo dei giovani, l’esperienza dei fondatori. In comune la preparazione e il know how necessari per affrontare i molti cambiamenti del settore informatico. Da Perugia Elisa e Gabriele Maiettini e Giulia Barcaccia (nella foto) ci raccontano le complessità di prendere in mano le redini di un’impresa da sempre guidata dalla voglia di innovare. E a proposito dell’impatto dell’Intelligenza artificiale sui posti di lavoro, secondo Elisa, per chi usa un buon grado di creatività non c’è da temere
Sono tanti i fattori che hanno contribuito all’evoluzione di questa azienda di Provaglio d’Iseo specializzata nella produzione di big bags per l’industria e l’edilizia: gli investimenti in innovazione, l’introduzione dell’e-commerce, una generazione imprenditoriale formatasi anche all’estero. E con le risorse raccolte grazie alla quotazione in Borsa – ultimo step portato a termine – la Pmi lombarda si prepara ad acquisire altre imprese, come ci racconta il presidente Luigi Franceschetti
Attiva nel campo dei sistemi informativi territoriali (SIT) e geografici (GIS), la Pmi sarda fornisce soluzioni con particolare attenzione al telerilevamento e all’elaborazione di immagini satellitari. Grazie all’aggiudicazione di diversi bandi di gara nel settore della robotica, l’azienda ha assunto nuove persone. Un ambiente giovane e dinamico “tanto che facciamo una grande fatica a mandarli in ferie”, ci conferma il fondatore Michele Boella
Per aggiornare le modalità di lavoro è fondamentale attrarre nuove risorse. Le generazioni più giovani prediligono fattori quali autonomia, flessibilità e opportunità di crescita. Elementi che pure le imprese più piccole devono tenere presenti, anche per imparare ad adottare un diverso stile di leadership
È dedicato all’Intelligenza artificiale e all’impatto su imprese e persone il nuovo studio dell’associazione creata da Federmanager e Confindustria per promuovere le politiche attive del lavoro nel sistema industriale italiano. L’incontro si terrà a Roma, presso il centro congressi Auditorium Antonianum
Si conclude in Emilia-Romagna il ciclo di incontri promosso e organizzato da Piccola Industria e Anitec-Assinform per incoraggiare le imprese più piccole ad adottare gli strumenti offerti dall’Intelligenza artificiale. La regione si presenta complessivamente fra le più virtuose con un mercato digitale di poco superiore ai 6 miliardi di euro nel 2023 e una crescita stimata ai 6,3 per il prossimo anno
Verificare la qualità della raccolta dei dati è uno dei primi passi da compiere. Ancora oggi, specialmente fra le Pmi, manca una cultura aziendale orientata al loro uso strategico. L’Intelligenza artificiale si presenta come un valido supporto ma bisogna prima controllare l’affidabilità dell’output generato. In ogni caso il ruolo delle persone resta fondamentale
Per rispondere al meglio alle esigenze degli imprenditori, questa piccola realtà della provincia bresciana si avvale di strumenti basati sull’Intelligenza artificiale e su tecnologie messe a punto in azienda. Un know how coltivato con cura da un team giovane e nel quale è alta la presenza di donne. Per l’amministratore Giuseppe De Rosa è un impegno preciso, anzi “una bandiera”, come ci racconta in questa intervista
Usando i punti di forza di entrambe si possono ottenere risultati superiori rispetto a quelli che si potrebbero raggiungere con l’uso esclusivo di una delle due. Fra i campi di applicazione vi sono, ad esempio, il supporto ai processi decisionali, lo sviluppo di nuovi prodotti e l’automatizzazione di compiti ripetitivi. L’importante è entrare in partita rivedendo la propria strategia aziendale
Sono dedicate all’Intelligenza artificiale le tre giornate che all’Isola Polvese (12 e 13 settembre) e ad Assisi (il 15 settembre) vedranno protagonisti esperti, docenti e imprenditori per discutere delle applicazioni dell’IA nell’industria e non solo. Tra gli ospiti, in video collegamento, ci sarà il professore Luciano Floridi, fondatore del Digital Ethics Center dell’Università di Yale